Gengivite, potrebbe essere il segnale di una malattia più grave | Lo rivela il nuovo studio scientifico
C’è una nuova ricerca scientifica che potrebbe aver trovato un disturbo molto comune, che in molti casi potrebbe essere però il segnale per una malattia molto più grave.
È ormai da più di un decennio che aumentano tutti gli studi scientifici che si occupano di studiare, analizzare e comprendere l’Alzheimer. Il motivo è abbastanza semplice: parliamo della forma di demenza più comune che colpisce la popolazione mondiale, in particolar modo quella più anziani.
Non esiste una cura per questa patologia, ed tutto quello che la medicina odierna è al momento in grado di fare, è quello di ritardarne lo sviluppo. Quanto purtroppo sia comune questa malattia, lo raccontano anche gli ultimi dati pubblicati in merito dall’Istituto Superiore di Sanità, che ha fatto una stima secondo cui il 5 per cento dei cittadini con più di 60 anni nel nostro paese, soffrono di Alzheimer. In tutto nella nostra nazione, ci sono almeno cinquecentomila persone che soffrono di questa patologia.
E adesso è uscita una nuova ricerca, recentemente pubblicata sulla rivista Alzheimer’s Research and Therapy, che ha scoperto una nuova evidenza che potrebbe essere decisiva nella lotta contro questa malattia neurodegenerativa.
Il team di ricerca è infatti riuscito a scoprire che i disturbi come la gengivite o la parodontite, possono aumentare in modo sensibile il rischio nelle persone di contrarre l’Alzheimer.
Lo studio si è basato su un campione di oltre 30mila pazienti
Lo studio si è basato sul database del National Health Insurance Research Database messo a disposizione dal Ministero della Salute di taiwan. Lo scopo era proprio quello di capire che legame potesse esistere tra la parodontite è questa patologia, e dunque è stato analizzato un campione di oltre trentamila pazienti.
Tra questi, novemila soffrivano di parodontite. E proprio l’analisi sul decorso clinico, ha permesso agli scienziati di stabilire come chi aveva già sofferto in passato di gengiviti o parodontiti, aveva un rischio maggiore fino al 70 per cento di contrarre l’Alzheimer.
Ecco perchè l’igiene dentale può avere un ruolo decisivo nel prevenire l’Alzheimer
Numeri che fanno dunque supporre che infiammazioni come ad esempio la gengivite cronica, riesca in qualche modo, che ancora non conosciamo, a danneggiare gradualmente il cervello. E la prima banale conclusione, è che l’igiene dentale può avere un ruolo decisivo nella prevenzione di questa patologia.
Bisognerà adesso attendere dei nuovi studi che possano approfondire ancora di più questo legame. La speranza di tutti è che si continui in questa direzione di analisi e approfondimento per riuscire a trovare nei prossimi anni una vera cura contro questa malattia neurodegenerativa.