Quota 41, c’è un errore che stanno commettendo tutti: la domanda si blocca, da evitare assolutamente
C’è un errore nella compilazione della domanda per aderire a Quota 41 che bisogna assolutamente evitare.
Quota 41 è una misura di anticipo pensionistico che permette ai lavoratori precoci di poter andare in pensione prima dei requisiti ordinari normalmente previsti. Utilizzando questi scivoli, diventa infatti possibile ottenere l’assegno pensionistico con 41 anni di contributi, a prescindere da quale sia in quel momento l’età anagrafica del richiedente.
C’è però il vincolo di aver maturato almeno un anno di contributi prima del compimento dei 19 anni di età, in quanto si tratta di un anticipo pensionistico concepito specificatamente per i lavoratori precoci.
La procedura per aderire a Quota 41 è oltretutto più laboriosa e complicata di molte altre, ed è per questo che il contribuente avente diritto, è tenuto a compilare la domanda con la massima attenzione, evitando anche alcuni errori che negli ultimi anni, hanno finito di fatto con il bloccare le pratiche di tantissimi contribuenti. Una situazione molto comune ad esempio, è stato quello di un errore che può capitare durante la compilazione, contenuto nella certificazione che si deve produrre e allegare al momento di presentazione della domanda.
Tra questi, l’inserimento del codice Istat è quello che crea più problemi ai cittadini. Il motivo risiede anche nel fatto che capita ogni tanto che l’Istituto di Previdenza Sociale assegni al lavoratore un codice che in realtà non coincide con la reale attività professionale che sta svolgendo al momento della richiesta.
Quota 41, spetta ai cittadini fare una verifica preventiva sui dati inviati dal datore di lavoro
Per questo, i cittadini devono sempre fare una verifica preventiva prima di inviare la documentazione allegata per l’adesione a Quota 41. Nel caso dei lavoratori dipendenti, è il datore di lavoro che ha l’obbligo di inserire il codice Istat di riferimento.
Questo significa che nel momento in cui il cittadino, avvalendosi magari dell’intermediazione di un Caf specializzato, riscontra degli errori, la prima cosa da fare è quella di inviare una comunicazione all’azienda chiedendo la rettifica. Se invece il richiedente è un lavoratore precoce libero professionista, la richiesta deve essere inoltrata all’Inps.
Quota 41, cosa fare aver dopo aver completato il processo di rettifica
Sistema questa situazione e avendo fatto rettificare il codice Istat, a quel punto il richiedente deve inoltrare la domanda di riconoscimento del diritto all’Inps. La scadenza è al momento fissata al 1 Marzo di ogni anno.
Nonostante la legge di bilancio sia ancora oggetto di discussione, è quasi certo che Quota 41 verrà rinnovata anche per il 2024. Ridotte al lumicino invece, le speranze che il governo possa già quest’anno dare il via a una vera riforma previdenziale.