La Cina acquista nuove scorte di GNL, una scelta che rischia di mettere in crisi l’Unione Europea
La decisione del governo di Pechino di aumentare le quote di GNL da acquistare nel 2023, potrebbe avere pesanti ripercussioni anche sul mercato europeo.
La Cina sta iniziando ad acquistare in quote sempre più importanti dei grossi carichi di GNL; acronimo che sta per gas naturale liquefatto, per l’inverno che sta per arrivare. Si tratta di una decisione che ha delle ripercussioni molto importanti sul mercato globale. A causa dello scontro geopolitico in atto tra l’Occidente e la Russia infatti, la domanda di gas in tutto il mondo resta molto fragile.
L’Ue ha quasi del tutto rinunciato alle forniture russe, riuscendo al contempo a riempire oltre il novanta per cento i propri stoccaggi di gas. Purtroppo non si tratta di una strategia che può davvero assicurare la quantità di gas necessaria a superare un inverno più freddo del solito.
In tal senso, non bisogna dimenticare che lo corso inverno è stato uno dei più caldi degli ultimi vent’anni, una situazione che ha contribuito a non far implodere la crisi e la guerra sull’energia iniziata lo scorso anno.
Più la Cina aumenta i suoi consumi e le sue quote d’acquisto, più il prezzo del gas salirà sul mercato, nel momento in cui le nazioni europee ne dovessero avere bisogno. La Cina sul fronte dell’energia sta vivendo una situazione molto particolare.
Perché in Cina la domanda di gas era scesa negli anni scorsi
I vari lockdown iniziati con Covid hanno prodotto dopo tre anni come diretta conseguenza un calo consistente della domanda di gas lo scorso anno, il più alto mai registrato da inizio anni novanta. Adesso la domanda sta lentamente risalendo, e già nel primo semestre del 2023 è cresciuta del 5 per cento.
La scelta del governo di Pechino di acquistare nuove quote di GPL è significativa, proprio perché la domanda era crollata di colpo negli scorsi anni, e questo è dovuto anche all’improvviso innalzamento del prezzo.
La Germania rischia molto in inverno nonostante le riserve di gas accumulate
La Cina però adesso vuole cambiare strategia sull’energia, e aumentare in modo significativo la propria disponibilità di gas, come dimostra l’accordo fatto con la Russia per raddoppiare le quote di acquisto già dal prossimo anno. Tutto questo mentre le nazioni europee si trovano all’interno di equilibri fragilissimi sull’energia.
La Germania ha un consumo molto alto di gas nella produzione industriale e pur avendo riempito al massimo gli stoccaggi, il rischio di avere una forte carenza di gas durante l’inverno è molto concreto.