C’è un errore che sta costando carissimi a tanti cittadini che hanno aderito alla definizione agevolata.
C’è un errore che sta coinvolgendo tutti i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata. Molti cittadini infatti si sono ritrovati per sbaglio a pagare una cartella fuori dalla Rottamazione Quater, accedendo al sito dell’Agenzia delle Entrate.
La definizione agevolata è una tregua fiscale varata lo scorso anno che permette ai contribuenti di poter saldare le loro pendenze con il fisco, senza pagare interessi o sanzioni. Questo però diventa possibile soltanto per le cartelle inviate tra il 1 Gennaio del 2020 e il 30 Giugno del 2022.
La domanda per accedere a questa sanatoria è scaduta ufficialmente il 30 Giugno 2023, e adesso sono in atto le procedure per il pagamento delle prime rate. Entro infatti la data ultima del 30 Settembre 2023, l’Agenzia delle Entrate deve comunicare l’accoglimento o il rigetto della richiesta.
La comunicazione sarà inoltrata dell’ente erariale sia al domicilio fisico del richiedente, oppure tramite posta elettronica certificata. C’è anche la possibilità che la domanda venga accolta in modo parziale, con in allegato comunque i bollettini da saldare. nel caso in cui invece l’ente rifiutata l’adesione alla definizione agevolata, nella lettera sarà comunque tenuto a spiegare al cittadino le motivazioni.
Tutta la documentazione necessaria a comprendere meglio i vari passaggi burocratici di questa nuova sanatoria, sono disponibili online accedendo alla sezione apposita presente sul sito istituzionale dell’Agenzia delle Entrate. Il problema è che nella stessa sezione, sono presenti le cartelle che sono oggetto di questa rottamazione.
Queste cartelle non sono più saldabili attraverso la procedura telematica proprio per evitare che vengano saldate per sbaglio ( e nel documento con la cifra totale da pagare sono in questo caso contenute sanzioni ed interessi).
Ma è capitato che alcuni cittadini pensando che non fosse un debito più compreso nella definizione agevolata, le abbiano invece pagate. E in quel caso non diventa più possibile annullare il saldo e si perderebbe dunque tutta la convenienza della sanatoria.
Per questo bisogna sempre e solo fare riferimento, nel consultare i termini di pagamento, alla sola sezione dedicata alla definizione agevolata, e controllare tutte le cartelle di debito fuori da questa, in modo che non vi sia coincidenza.
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