A partire da questo mese, l’Inps ha deciso di apportare alcune modifiche sulla domanda di adesione all’assegno unico.
Arrivano alcuni cambiamenti importanti che riguardano l’assegno unico. L’Istituto di Previdenza Sociale ha infatti annunciato che a partire dal mese di settembre, sarà compito dell’Inps avvisare gli aventi diritto dell’attivazione del beneficio.
Questo significa che ogni qualvolta verrà registrata una nuova nascita in una famiglia, l’Inps si occuperà in automatico di dare il via alla procedura che permette di accedere all’assegno unico per la famiglia, una misura nata per unificare tutte le agevolazioni in favore della natalità.
Una novità che fa parte di un percorso che l’Istituto ha intrapreso da qualche anno per favorire la transizione digitale negli uffici della pubblica amministrazione, semplificando al contempo le procedure burocratiche per i cittadini. Si tratta di un pacchetto di cambiamenti molto importanti siglato dall’Inps, e che entro il 2025 trasformerà radicalmente l’Istituto con una serie di servizi, di cui molti al momento sono stati lanciati nella loro fase sperimentale.
Nello specifico, il nuovo servizio introdotto consentirà ai nuclei familiari di non dover più presentare richiesta per l’agevolazione. Ogni volta che nasce un figlio, sarà infatti l’Inps ad avere l’incarico di inviare una comunicazione via mail ai genitori, in cui gli vengono forniti tutti gli strumenti utili ad inoltre la richiesta e attivare o integrare il beneficio.
Tutto questo inoltre, sarà espletato attraverso un’innovativa piattaforma. Tutto questo sarà naturalmente fatto nel rispetto della privacy e delle informazioni sensibili dei cittadini, e la stessa Inps invita i contribuenti a visionare loro stessi la documentazione che li tutela da un punto di vista giuridico sui dati utilizzati dalla piattaforma.
Per consultare questi documenti, è sufficiente recarsi nell’area riservata sul sito dell’istituto, accedendo con le credenziali richieste: SPID, CIE o CNS.
L’assegno unico è una misura di carattere universale, che offre un contributo economico mensile ai nuclei familiari per ogni figlio a carico, fino a quando questi non hanno compiuto 21 anni di età. Anche se a seconda delle situazioni e della condizione psicofisica del figlio a carico, il limite anagrafico può anche decadere e la famiglia continuare a percepire il beneficio.
Per quanto riguarda l’importo mensile dell’assegno unico, non è mai fisso in quanto la cifra cambia a seconda dell’Isee dichiarato dalla famiglia. Presentare la dichiarazione per l’anno di riferimento diventa dunque importantissimo ai fini dell’agevolazione. E tutti gli aventi diritto che non presentano la DSU per il 2023, si vedranno calcolato l’importo spettante sulla base del trattamento minimo stabilito per legge.
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