Gli ultimi dati sulla Germani tratteggiano una situazione difficile e complessa. Azzerati i flussi da Mosca, ma i tedeschi comprano sempre meno energia a causa dei prezzi troppo alti.
La guerra del gas tra Mosca e l’Occidente sta lentamente cambiando gli equilibri geopolitici del mondo per come lo conoscevamo. Nelle ultime settimane, la Russia sembra aver conquistato qualche punto di vantaggio sul blocco formato da Ue e Stati Uniti. In primo luogo Putin ha comunicato che a breve inizieranno le operazioni per estrarre gas dall’Artico.
Una nuova fonte di approvvigionamento energetico sarà alla Russia maggiore potere strategico, indebolendo al contempo il vecchio continente, che a differenza degli Usa, non dispone di risorse in grado di soddisfare la domanda interna. Preoccupano in tal senso gli ultimi dati che arrivano dalla Germania.
Le importazioni di gas naturale in Germania sono diminuite del 17 per cento rispetto allo scorso anno. Un calo della domanda drastico e repentino che testimonia le difficoltà della popolazione ad acquistare quote di gas con dei prezzi così alti.
La Germania ha provato al momento a sopperire al gas che arriva da Mosca rivolgendosi alla Norvegia e ai Paesi Bassi, aumentando la richiesta di GPL. Ma resta difficile pensare che questo possa soddisfare la domanda interna della nazione, che nel frattempo è riuscita nel mese di settembre ad azzerare le forniture che arrivano da Mosca.
Se tra luglio e agosto, i tedeschi avevano ancora importato, come ad accordi precedenti, il 30 per cento del gas dalla Russia, a Settembre questa quota si è azzerata dando ufficialmente ad una nuova fase per la Germania, che dovrà però al più presto capire a chi rivolgersi per sopperire la domanda interna.
Al momento, gli stock tedeschi per l’accumulo di gas son pieni, come aveva richiesto l’Unione Europea a tutti gli stati membri, a circa il 93 per cento. Può sembrare una percentuale molto alta, ma in realtà se arrivasse quest’anno un inverno più freddo del solito, le scorte di consumerebbero molto in fretta, probabilmente prima dell’arrivo dell’estate.
In ogni caso, gli analisti tedeschi hanno ormai stimato da tempo che, con questa situazione geopolitica, i prezzi del gas resteranno comunque alti fino almeno al 2027. E diventa difficile capire come resisteranno i cittadini tedeschi che già adesso, sono stati costretti a diminuire in modo brusco i loro consumi energetici.
D’altronde, uno degli ultimi rapporti pubblicati da INES, il gruppo tedesco che si occupa di stoccaggio del gas, ha spiegato chiaramente come a queste condizioni, la nazione continuerà ad essere a rischio carenza di gas almeno fino al 2027.
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