Il Litio è ormai diventata la materia prima su cui si gioca la supremazia tecnologica del prossimo decennio. E i nuovi metodi di estrazione potrebbero aiutare l’Occidente nella sfida contro la Cina.
Il litio sta rapidamente diventando la materia prima su cui le superpotenze del mondo si giocano la supremazia tecnologica del prossimo decennio. D’altronde, le stime fatte dagli esperti parlano chiaro: nel periodo che va dal 2023 al 2050, la domanda di litio aumenterà di nove volte per soddisfare la produzione di batterie elettriche necessarie a sostenere la transizione verso l’elettrico.
C’è molta preoccupazione però da parte delle case automobilistiche, che negli ultimi anni hanno iniziato a riconvertire la loro produzione verso la mobilità elettrica. Il timore è infatti che l’offerta di litio non sarà costante nei prossimi anni, fluttuando sia nel prezzo che nella disponibilità.
Di sicuro, chi arriverà meglio attrezzata questa sfida è la Cina, che al momento detiene circa il 30 per cento delle forniture globali di litio nel mondo, e che ne sta rapidamente diminuendo le esportazioni per foraggiare la domanda interna, e la crescita di aziende che si occupino di accumulare batterie.
L’Occidente si trova dunque in una situazione complicata, perché in questo scontro geopolitico, non ha al momento gli strumenti per rendersi autosufficiente: non ci sono abbastanza giacimenti di litio in mano a Stati Uniti ed Europa, ma grazie all’avanzamento tecnologico, questo potrebbe però diventare possibile.
Il nuovo processo di estrazione diretta al litio messo a punto da qualche anno, potrebbe cambiare tutto in tal senso, permettendo di utilizzare giacimenti in cui per ora è troppo difficoltoso estrarre con le metodologie attuali.
L’estrazione diretta del litio con le nuove tecnologie, si configura anche come un’operazione perfettamente sostenibile dal punto di vista ambientale. Rispetto ai metodi tradizionali, c’è infatti un consumo molto minore di acqua, che permette anche di sfruttare le aree più aride del Sudamerica in cui però di litio ne esiste in abbondanza.
L’attuale processo di estrazione del litio è tutto meno che sufficiente. Si ottiene infatti facendo evaporare gli stagni e l’acqua residua, in modo che resti soltanto questa materia prima. Si finisce però per consumare tantissima acqua, estraendo al contempo solo il 50 per cento del litio presente sul suolo.
Il nuovo metodo a estrazione diretta invece, risolve tutti questi problemi e consente all’Occidente di iniziare a produrre ed estrarre internamente questa materia prima.
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