L’Unione Europea vuole apportare dei cambiamenti molto importanti sulle modalità entro cui è possibile per i cittadini fare un bonifico.
Il bonifico istantaneo è una procedura che gli istituti di credito concedono ai loro correntisti per poter velocizzare i trasferimenti di denaro laddove ne avessero bisogno. Il bonifico standard ha infatti dei tempi tecnici per il trasferimento dei fondi, e da quando lo si inviai possono passare fino a 48 ore prima che i soldi vengano trasferiti al beneficiario.
Per venire incontro alle esigenze di chi in certe situazione ha invece bisogno di effettuare trasferimenti rapidi, dal 2017 è stato introdotto il bonifico spontaneo. Un’operazione che ha quasi sempre dei costi aggiuntivi per il cittadino, ma che consente di inviare e ricevere soldi in pochissime ore.
I dati che servono per completare l’operazione sono gli stessi del bonifico ordinario, e inoltre, nel 2019 è stata anche alzata la soglia trasferibile con questa procedura, che da 15 mila euro, passa a 100 mila euro.
Al momento, il bonifico istantaneo non è molto utilizzato, a causa dei maggiori costi rispetto a quello ordinario, ma è nei piani dell’Unione Europea fare in modo che i costi nei prossimi anni vengano parificati, in modo da renderlo più conveniente. Si tratta di un’operazione che costa al consumatore dai 3 ai 5 euro in più.
E infatti nelle scorse settimane la Commissione Europea ha esortato gli stati membri a velocizzare il voto che possa parificare i costi tra i due bonifici il prima possibile. Il Parlamento europeo oltretutto, nell’ultima riunione della Commissione Affari Economici, si è espresso positivamente su questa modifica, con 49 voti favorevoli, 2 astensione e due voti contrari
Laddove questa norma venisse davvero applicato, i cittadini avrebbero dunque il vantaggio di poter trasferire denaro sui conti correnti in modo rapidissimo, senza andare incontro ai sovraccosti che si pagano attualmente.
Bisognerà anche capire quale sarà la reazione delle banche, in quanto ad esempio non tutte offrono questo servizio e non è detto che abbiano la reale volontà di applicarlo senza poterci fare un profitto extra sulle commissioni.
Ma laddove l’Unione Europea decidesse di inserirlo come obbligo per tutti gli attori che operano nell’area SEPA, si tratterebbe per loro non più di un’opzione facoltativa, ma di un obbligo normativo da applicare.
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