A partire da settembre, verranno introdotte delle importanti modifiche ai criteri di accesso per l’assegno di invalidità. Vediamo insieme cosa cambia.
Ci sono importanti modifiche in vista per quanto riguarda la pensione di invalidità. A breve infatti, verranno cambiati tutti i criteri di accesso per poter accedere alle prestazioni di invalidità civile. Tutte le novità che entreranno in vigore sono state chiarite dell’Inps con la pubblicazione della circolare numero 2705 del 2023.
Un documento in cui l’Istituto di Previdenza illustra tutte le nuove modalità che diventeranno operative a partire dal mese di settembre 2023. Ma cosa cambia nello specifico? In primo luogo, l’Inps ha deciso di aggiornare criteri e soglie di reddito che stabilisco l’accesso all’assegno di invalidità civile.
In primo luogo, i redditi dei richiedenti, a partire dal prossimo mese, saranno analizzati non tenendo più conto del reddito netto, ma considerando invece l’importo al lordo con le ritenute fiscali. Il nuovo sistema di calcolo terrà dunque conto degli oneri deducibili basandosi sul reddito al lordo di chi presenta domanda.
Al netto di queste nuove soglie reddituali, tutti i cittadini italiani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 67 anni, e hanno al contempo un reddito annuo dichiarato inferiore alla cifra di 5.391 euro, potranno accedere a queste prestazioni con un’invalidità certificata dallo stato che sia pari o superiore al 74 per cento.
In questo caso, l’importo dell’assegno mensile per la pensione di invalidità civile sarà pari a 313,91 euro, che verranno erogati per tredici mensilità consecutive. Questa cifra può inoltre aumentare di dieci euro mensili, se il richiedente non dispone di altre fonti di reddito.
Nel caso in cui invece il soggetto richiedente abbia un’invalidità riconosciuta al 100 per cento, la soglia reddituale si alza fino alla cifra di 17.920 euro annui. Non solo, ma in questo caso la legge prevede che per la categoria di invalidi al 100 per cento, l’assegno subisca una maggiorazione, fino ad arrivare alla somma di 709 euro mensili.
A questo possono poi essere aggiunti altri benefici economici che vanno ad integrare l’assegno come l’indennità di comunicazione, pari a 261,11 euro ( che viene concessa senza vincoli reddituali) e l’indennità di accompagnamento che sarà invece pari a 527 euro per dodici mensilità.
Nel caso in cui il richiedente sia affetto da cecità totale, l’importo dell’assegno sale fino a raggiungere la cifra di 959 euro.
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