Arrivano importanti modifiche sull’assegno unico. Vediamo insieme cosa dice la circolare dell’Inps.
Arrivano importanti modifiche all’assegno unico. L’Inps ha infatti comunicato ufficialmente la prorogare per un periodo ulteriore di cinque anni per la maggiorazione dell’importo destinata ai nuclei vedovili.
Si è così decido di estendere la soglia temporale entro cui si percepisce un assegno di cifra maggiori a quelle previste, per tutti i nuclei in cui uno dei due genitori, titolare di un reddito professionale, è deceduto.
Tutti i chiarimenti a riguardo possono essere consultati dai cittadini nella circolare numero 76 del 2023. L’importo aggiuntivo previsto per questa categoria è pari a 30 euro al mese, sottoposti ogni anno a rivalutazione annua, per ogni figlio minore a carico.
Si tratta però di un beneficio che è destinato a queste cifre soltanto ai nuclei familiari che hanno dichiarato un reddito pari o inferiore a 15 mila euro. Più si alza questa soglia di reddito, più la maggiorazione andrà ad abbassarsi.
L’Inps ha deciso di varare questa proroga dopo divers richieste pervenute da parte dei cittadini. pertanto tutti coloro che a partire dalla data del 1 Giugno 2023, hanno registrato il decesso di un genitore con reddito da lavoro, hanno diritto a percepire l’assegno con la maggiorazione per i cinque anni successivi.
Non solo, ma al fine di agevolare le nuove domande, l’Inps ha anche dichiarato che si occuperà in automatico, senza che il contribuente debba presentare richiesta, di inserire il genitore superstite nella domanda, snellendo dunque la pratica burocratica. Un altro chiarimento è arrivato riguardo tutte le domande presentate, e decadute a causa del decesso del richiedente.
Anche in questo sarà attivato un trasferimento di ufficio per il genitore superstite, e le mensilità che non erano state ancora riconosciute all’avente diritto deceduto, saranno trasferite a lui. Questo avverrà anche nel caso in cui il genitore superstite abbia presentato domanda per gli accrediti, prima che la richiesta venisse trasferita d’ufficio.
Questa norma ha anche un valore retroattivo, e questo significa ad esempio che chi ha avuto all’interno della sua famiglia un genitore deceduto nel 2021, potrà continuare a percepire la maggiorazione dell’assegno fino al 2026.
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