La crisi idrica sta per esplodere, e l’Italia consuma il doppio dell’acqua delle altre nazioni europee
L’ultimo rapporto uscito sulla crisi idrica nel mondo, ha tratteggiato un quadro molto preoccupante per il nostro futuro.
La crisi idrica nel mondo sta iniziando ad assumere dimensioni preoccupanti. I numeri pubblicati nell’ultimo rapporto redatto da WRI Aqueduct Water Risk Atlas, hanno mostrato alcune evidenze impossibili da ignorare, che non possono non farci guardare al futuro con una certa annua.
Un dato che forse rende meglio l’idea di altri su quanto sia grave l’emergenza idrica nel nostro paese è che nel mondo ci sono ancora quattro miliardi di persone, e parliamo dunque di circa la metà della popolazione mondiale, che affrontano una crisi idrica almeno una volta al mese.
E le stime per i prossimi decenni sono ancora più impietoso, perché con l’avanzare di condizione climatiche ormai mutate, e un consumo di risorse ormai insostenibile da parte dell’Occidente, entro il 2050 ci saranno almeno un miliardo di persone che non riusciranno più ad avere un accesso all’acqua continuo.
Anche perché, con l’avanzare delle economie emergenti, la richiesta di acqua sarà sempre più alta, e sembriamo sempre più vicini al momento in cui questa risorse diventerà un vero e proprio lusso, da pagare a un prezzo ancora più caro di quello attuale.
La crisi idrica metterà a rischio il 30 per cento del Pil mondiale
Lo stress idrico avrà inoltre delle conseguenze molto negative sull’economia globale, e tra qualche anno metterà a rischio circa il 30 per cento del Pil Mondiale. Meno acqua ci sarà nel mondo a disposizione delle comunità, più la crisi diventerà di tipo alimentare e agricolo, con tantissimi terreni coltivabili che vedranno la loro produzione terminare del tutto.
L’Italia poi presenta dei numeri particolarmente preoccupanti in quanto siamo ad esempio il paese europeo che spreca il maggior quantitativo di acqua destinato ad usi civili. Ogni anno i cittadini italiani consumano infatti nove miliardi di metri cubi di acqua. Una cifra impressionante, sia perché è circa il doppio della media delle altre nazioni europee, ma non solo.
In Italia il consumo d’acua privata è aumentato del 70 per cento rispetto a inizio anni duemila
Rispetto a inizio anni duemila, il consumo è aumentato di circa il 70 per cento. Il nostro paese sta insomma fornendo acqua ai cittadini a un ritmo insostenibile, e non è pensabile mantenere questo ritmo nei prossimi decenni.
Evidente quanto la situazione sia grave anche per la nostra nazione. Di tempo ne resta poco, anche perchè la maggior parte della popolazione nel nostro paese non arriverà pronta al momento in cui saremo forse costretti a razionare questa risorsa.