Tari, cosa cambia sulla tassa sui rifiuti con le nuove modifiche annunciate da Arera
A partire da gennaio 2022, sono cambiati i termini di pagamento della Tari, con i Comuni chiamati ad adeguare i loro regolamenti.
A partire da gennaio dello scorso, attraverso una comunicazione data dall’Arera sono cambiate alcune condizioni che riguardano la tassa sui rifiuti urbani.
Il governo ha infatti in primo luogo deciso di sospendere la categoria dei rifiuti speciali assimilabili, chiedendo ai comuni di adeguarsi al cambiamento, inserendo queste modifiche all’interno dei loro regolamenti. Tutti i rifiuti che possono essere in qualche assimilati a quelli urbani, sono stati dunque racchiusi da gennaio 2022 nella categoria dei rifiuti urbani prodotti dalle aziende.
E questo ha comportato che i cittadini hanno adesso la possibilità sui rifiuti di poter scegliere tra un servizio pubblico ed uno privato. Nel caso opti per la seconda soluzione, la legge gli concederà di poter disdire il contratto con la ditta privata in qualsiasi momento, per riaffidarsi al pubblico, mentre, per cinque anni, non si potrà invece fare l’operazione opposta.
All’interno della Tari non saranno però più tenuti al pagamento tutti i magazzini industriali, in quanto tutti i rifiuti che producono passano direttamente nella categoria dei rifiuti speciali.
Tassa sui rifiuti, termini e modalità cambiano a seconda del comune di residenza
In ogni caso, essendo la TARI una tassa comunale, vale la pena comunque ricordare che termini e modalità di pagamento, insieme al metodo di calcolo, differiscono a seconda del territorio in cui si risiede.
Le scadenze rimangono però le stesse in tutta Italia, e l’imposta continua ad essere pagata in tre periodi dell’anno: fine aprile, fine luglio e fine dicembre, in cui deve avvenire il saldo completo. Sono obbligati al versamento della tari tutti i cittadini che risultano in possesso di un immobile di proprietà, anche se, nel caso in cui l’appartamento venga dato in locazione, l’onere a quel punto scatta sull’inquilino.
Cosa cambia con le modifiche introdotte da Arera nel 2022
Con le modifiche introdotte lo scorso anno dall’Area, lo scopo era quello di provare a rendere più omogenea questa tassa, che differenzia fortemente a seconda dei comuni, trattandosi di un tributo che viene gestito interamente a livello locale. Arrivano inoltre altri cambiamenti, perché l’idea della politica è quella di cambiare gradualmente termini e modalità della tassa sui rifiuti entro il 2025.
Nel 2021 ad esempio è stato introdotto il metodo MTR-2, con un nuovo tariffario sulla gestione dei rifiuti. Il nuovo metodo tariffario ha lo scopo di rendere più sostenibile questa spesa per i cittadini.