Usa, Biden incontra i colossi big tech: l’obiettivo è regolamentare l’intelligenza artificiale
Un incontro storico quello tra il presidente Usa Biden e le principali aziende tecnologiche, per discutere di come regolamentare l’AI.
Da quando lo scorso anno ChatGPT è stato reso disponibile gratuitamente anche nel nostro paese, gli italiani hanno conosciuto tutte le potenzialità dei nuovi sistemi di intelligenza artificiale.
Difficile immaginare, anche solo dieci anni, che saremmo giunti a un simile progresso tecnologico. Naturalmente, l’intelligenza artificiale nasconde diverse insidie, al punto che Elon Musk, un uomo che ha dimostrato una venerazione profonda verso la tecnologia, aveva addirittura proposto una moratoria per fermare la ricerca in questo ambito.
Anche perché non esiste al momento una vera e propria regolamentazione su questa tecnologia. Ne è cosciente anche gli Stati Uniti. Il Presidente Usa Biden ha incontrato in questi giorni diversi rappresentati delle principali case tecnologiche americane per discutere delle nuove norme che la Casa Bianca intende varare, per regolamentare l’intero settore.
Tra i colossi chiamati in causa da Biden figurano Microsoft, Apple, Amazon e anche OpenAI. Uno dei primi impegni presi da queste società con la politica americana è stato quello di creare nei prossimi mesi dei watermark, che siano in grado di tracciare la provenienza di tutti i contenuti che vengono prodotti dai sistemi di intelligenza artificiale.
Biden: “Nei prossimi 10 anni ci saranno cambiamenti tecnologici come mai prima in passato”
Si tratta di un passo storico, che si configura in effetti come il primo tentativo per mettere un freno a un settore che fino a questo momento, viveva una vera e propria anarchia riguardo ricerca e utilizzi.
Ma era un passo necessario, come ha spiegato lo stesso Biden dopo l’incontro: “Dobbiamo essere chiari e vigili sulle minacce che emergono dalle nuove tecnologie, vedremo più cambiamenti tecnologici nei prossimi 10 anni di quanti ne abbiamo visti negli ultimi 50. L’innovazione non deve arrivare a spese dei diritti e della sicurezza degli statunitensi”.
I colossi big tech si sono impegnati anche a tutelare maggiormente la privacy agli utenti che utilizzano Ai
Un altro impegno molto importante preso dai colossi big tech riguarda un maggiore controllo sulla privacy degli utenti che utilizzano l’AI. C’è pi il problema della discriminazione Ai, forse poco conosciuti.
Si è notato infatti negli anni che le intelligenza artificiali, apprendendo da archivi gratuiti redatti dalla cultura degli ultimi decenni, tendono ad assorbire diversi stereotipi razzisti di cui è purtroppo ancora permeata la nostra società. Anche questo è un problema non da poco, sui cui la Casa Bianca ha richiesto un intervento deciso.