In Nuova Zelanda un esperimento condotto in un supermercato con un bot di intelligenza artificiale, ha dimostrato i limiti di questa tecnologia.
Con il rilascio gratuito avvenuto lo scorso anno nel nostro di Chat GPT, il chatbot di intelligenza artificiale messo a punto dal colosso hi tech OpenAI, anche il nostro paese ha potuto sperimentare per la prima volta quanto siano profondi i progressi fatti dalla comunità scientifica in questo ambito.
Il livello di avanzamento delle intelligenza artificiale sta dando oltre ogni aspettativa. Una velocità che ha convinto le aziende a velocizzare tutti i test sperimentali per introdurre nel mondo questa tecnologia.
Anche se naturalmente, come dimostra quanto accaduto di recente in Nuova Zelanda, non siamo ancora di fronte a dei prototipi perfetti. Tempo fa infatti, il governo neozelandese ha dato il suo ok per iniziare a sperimentare i bot di intelligenza artificiale nei supermercati.
Lo scopo di questo assistente virtuale inserito in organico all’interno del market, era quello di aiutare i clienti negli acquisti, suggerendogli nelle ricette che potevano realizzare. Il problema però è che i risultati di questi test sono stati disastrosi, ma, cosa ancora più preoccupante, potenzialmente mortali.
Il bot in questione è stato chiamato Pak’n Save Meal Bot, e doveva riuscire a convincere i consumatori a scoprire nuove idee per ricette su come riciclare ad esempio gli avanzi che restano in casa, o conservare al meglio gli alimenti.
All’inizio sembrava andare tutto bene, fino al momento in cui però alcuni clienti del supermercato si sono iniziati a rendere conto che il bot proponeva loro delle ricette estremamente nocive per la salute, spesso con ingredienti letali per l’essere umano.
Per capire quanto “forti” siano stati i consigli del bot, si può citare l’esempio di un cliente che ha raccontato come l’assistente virtuale continuasse a suggerirgli ricette a base di riso e candeggina o di ammoniaca. Ma non solo, perché c’è stato poi anche un altro cliente del market neozelandese che ha raccontato un suggerimento ancora più atroce dal bot. Questi infatti a un certo punto ha iniziato a consigliare alcune ricette che avevano come ingrediente la carne umana.
Naturalmente, appena venuti a conoscenza di questi episodi, i proprietari del supermercato hanno immediatamente fermato il progetto.
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