Pensioni, cosa cambia nel 2023 per i contributi volontari: il chiarimento arriva dall’Inps
L’Inps ha pubblicato una nuova circolare in cui chiarisce regole ed importi della contribuzione volontaria nel 2023.
Come ogni anno, l’istituto di Previdenza Sociale ha adeguato tutte le misure di prestazione previdenziale al costo della vita. La rivalutazione nel 2023 si è attestata intorno all’8,1 per cento.
Per quanto riguarda la contribuzione volontaria, quest’anno occorre una spesa minima pari a 3.898 euro, come base minima per poter coprire l’intero anno pensionistico. Modalità e chiarimenti su questi nuovi adeguamenti sono stati forniti dall’Inps con la circolare numero 22 del 2023, a cui sono state allegate anche le tabelle che rendono note le generalità di tutti i lavoratori dipendenti iscritti.
Come si può leggere nella circolare, quest’anno aumentano anche tutte le aliquote relative a collaboratori under 21.
Per quanto riguarda invece le somme da versare sui contributi volontari, la prima discriminante riguarda il periodo di decorrenza dell’autorizzazione. Il sistema è infatti molto diverso se il lavoratore ha iniziato a maturare dei contributi prima o dopo la data del 31 Dicembre 1995, dove dal sistema retributivo si è passati a quello contributivo.
Contributi volontari, quali sono i minimali previsti con la rivalutazione 2023
Il minimale previsto con la rivalutazione 2023 per l’accredito di una settimana di contributi volontari è fissato a 227,18 euro, e dunque il contributo minimo non può mai essere inferiore alla cifra di 74,97 euro.
Somme leggermente inferiori per i lavoratori ex ante 1996, che invece vedono il loro contributo minimo fissato a 63,32 euro, per un totale nel corso dell’anno di 3.292 come base minima.
L’Inps chiarisce anche la posizione di artigiani e commercianti sui contributi volontari
Nella circolare Inps è poi contenuto un chiarimento che riguarda le categorie di artigiani e commercianti. Per loro valgono ancora le regole di prosecuzione volontaria dei contributi, e dunque gli deve essere obbligatoriamente attribuita una delle 8 fasce di reddito previste.
Per il 2023, l’aliquota viene confermata al 24 per cento per gli artigiani, e al 24,48 per la categoria dei commercianti. In ultimo, bisogna precisare che, per la determinazione dei contributi volontari, il cittadino, nei casi in cui si tratti di persone prive di tutele in ambito previdenziale, va presa in considerazione l’aliquota al 33 per cento.