Situazione gravissima in Antartide, scienziati disperati: cosa sta succedendo
In Antartide si è registrato un nuovo che sta preoccupando tantissimo gli scienziati. Si è sciolta una quantità di ghiaccio marino grande quanto l’Argentina.
C’è una notizia che da qualche giorno sta facendo il giro del mondo, e rappresenta per molti, l’ennesimo segnale di quanto la crisi climatica stia avanzando velocemente. In Antartide infatti si è registrato un nuovo record: il ghiaccio marino della zona è infatti ai minimi storici da quando esistono le rilevazioni.
Per capire quanto sia profonda questa discesa di temperatura in una delle zone più fredde del mondo, basti solo pensare che si è sciolta una quantità di ghiaccio marino che per estensione, è grande quanto l’Argentina.
Il primo giornale a dare questa notizia è stato la CNN che ha raccontato come al momento gli scienziati si trovano sul posto per capire esattamente i motivi che hanno portato a questo scioglimento così rapido.
Naturalmente, il ghiaccio marino tende sempre a sciogliersi in Antartide, raggiungendo il picco nel mese di febbraio, che corrisponde in quella zona all’arrivo dell’estate, per poi andarsi a riformare completamente durante l’inverno. Il problema è che non si era mai sciolto in queste quantità, e non è andato a formarsi nei mesi successivi con l’arrivo del freddo.
Si tratta del più grande scioglimento di ghiacciaia da quando sono iniziate le rilevazioni nel 1945
Una situazione che ha fin da subito preoccupato molto gli esperti del settore, in quanto in 45 anni non si era mai registrato nulla di simile. Ci troviamo dunque a un fenomeno che di sicuro, non accadeva da almeno 50 anni. Ed è per questo che molti si convinti che ci troviamo di fronte all’ennesimo segnale delle conseguenze del riscaldamento globale.
E probabilmente è anche questa una delle ragioni che hanno portato il segretario delle Nazioni Uniti, Antoine Guterres, a lanciare nelle ultime settimane un allarme al governo. Sono state molto forti le parole utilizzate dal segretario delle Nazioni Unite, che ha dichiarato che con il caldo record registrato quest’anno, possiamo anche affermare che ci troviamo di fronte a una vera e propria nuova era.
Secondo il segretario delle nazioni Unite siamo entrati ufficialmente nell’era dell’ebollizione
Per usare le parole di Guterres, siamo passati ufficialmente “dall’era del riscaldamento globale a quella dell’ebollizione”. Già nella metà di Luglio, l’estensione del ghiaccio marino in Antartide era pari a circa 2,6 milioni di chilometri.
Bisogna però anche dire che questo fenomeno non giunge affatto in modo inatteso: è infatti dal 2016 che gli scienziati hanno iniziato a registrare come il ghiaccio facesse sempre più fatica a formarsi durante l’inverno. Ted Scambos, che ricopre il ruolo di glaciologo nell’Università del Colorado, interrogato sul tema dalla CNN ha dichiarato: “Il sistema antartico è sempre stato molto variabile, l’attuale livello di variazione è così estremo che qualcosa di radicale è cambiato negli ultimi due anni, ma soprattutto quest’anno, rispetto ai 45 anni precedenti”.