Acquisti online, nuovo obblighi sulle recensioni dei prodotti: perché i consumatori esultano
Con la direttiva Omnibus sono stati introdotti nuovi obblighi per i negozi per quanto riguarda le recensioni online. Vediamo cosa cambia.
Recependo la direttiva europea numero 2161 del 2019, l’Italia ha ufficialmente approvato l’introduzione del Decreto Omnibus nel consiglio dei Ministri che si è tenuto il 23 febbraio 2023.
Si tratta di una nuova direttiva che si propone di aumentare le tutele a favore del consumatore per quanto riguarda gli acquisti online. Omnibus infatti ha prodotto come conseguenza alcune modifiche al Codice del Consumo, andando a modificare le parti che concernono clausole vessatorie, concorrenza sleale e le pratiche commerciali scorrette.
Per fare un esempio, grazie a questo provvedimento le aziende dovranno adesso fornire una maggiore trasparenza sugli sconti che propongono ai clienti.
Quante volte siamo entrati in un negozio, osservando un prodotto in promozione scontato del 50 per cento, senza però conoscere il prezzo originale da cui era partito? Ecco, questa ad esempio è una delle cose che i commercianti non potranno più fare con l’entrata in vigore di Omnibus.
Direttiva Omnibus, modificati alcuni articoli del Codice del Consumo
Si allarga infatti il ramo di tutte quelle pratiche che possono essere considerate scorrette nei confronti dei consumatori. Nello specifico, le modifiche in questo ambito hanno riguardato l’articolo 6 e 7 del Codice del Consumo. Ma un altro cambiamento significativo riguarda le nuove responsabilità che hanno i commercianti sulle recensioni online della loro attività e dei loro prodotti.
La direttiva Omnibus stabilisce infatti che quando si acquista online, i consumatori tendono spessissimo a leggere le recensioni di chi ha comprato il loro stesso prodotto prima di procedere all’acquisto, per essere sicuri che si tratti di un buon prodotto.
Nuovi obblighi e responsabilità per le aziende sulle recensioni online dei loro prodotti
Ma come sappiamo, spesso le recensioni online non sono veritieri, e in alcuni casi, persino ingannevoli, perché magari vengono scritti con profili falsi dalla stessa azienda. Una situazione che fino all’arrivo della direttiva Omnibus era possibile e anche legale.
Con questo provvedimento invece cambia tutto, e le imprese sono adesso tenute a certificare che le recensioni che ricevono i loro prodotti siano davvero state scritte dal consumatore che ha acquistato il prodotto in questione.