Pensioni

Pensioni, brutte notizie per chi lavora nel settore agricolo: la circolare Inps

Lavoratori agricoli in California – Rsnews.it

Con una nuova circolare pubblicata dall’Inps, arrivano purtroppo brutte notizie per i lavoratori autonomi e dipendenti del settore agricolo.

Brutte notizie in arrivo per i lavoratori del settore agricolo: con la circolare numero 69 del 2023, l’Inps ha infatti comunicato che aumenterà il costo dei contributi volontari versati dai lavoratori agricoli autonomi, partiti per l’anno corrente, dal 1 Gennaio 2023.

L’importo dei contributi volontari per questa categoria di lavoratori avviene su base settimanale, e si determina nel calcolo in base alla media ottenuta dagli ultimi tre anni di lavoro.

L’Istituto di Previdenza Sociale prevede per i lavoratori agricoli autonomi quattro classi di reddito, che sono state stabilite e specificate dal decreto legge numero 233 del 1990 all’articolo 10.

Per ogni classe di reddito, l’Inps individua un importo medio a cui applicare un’aliquota del 22 percento più l’addizionale al 2 per cento così come previsto dal decreto. A grandi linee, possiamo dire che l’importo derivante dalla contribuzione volontaria del 2023 per questa categoria, può andare da un minimo settimanale di 63,26 euro fino ad un massimo di 114 euro.

Gli importi versati dai lavoratori autonomi agricoli non possono essere inferiore a 63,26 euro in nessun caso

È importante però ricordare che ai fini della validità del versamento, l’importo immesso dal lavoratore non può mai essere inferiore alla cifra 63,26 euro nel caso in cui la contribuzione volontaria è stata accordata al lavoratore prima della data del 31 Dicembre 1995, e di 74,97 euro, nel caso in cui invece sia stata accordato al lavoratore l’autorizzazione in un momento successivo al 31 Dicembre 1995.

Ma non solo, perché nella stessa circolare, l’Inps ha anche comunicato che aumenta la contribuzione volontaria richiesta ai lavoratori dipendenti del settore agricolo. L’aliquota contributiva sale infatti nel 2023 al 29,90 per cento.

Una donna al lavoro nei campi – Rsnews.it

I contributi volontari nel settore agricolo possono essere versati sino alla concorrenza massima di 270 giornate

È poi importante ricordare che i contributi volontari per i lavoratori autonomi del settore agricolo scatteranno fino alla concorrenza massima di 270 giornate di lavoro.

Diverso invece il discorso che riguarda la determinazione dei contributi integrativi volontari in agricoltura di piccoli e coloni e lavoratori familiari: come ha spiegato l’Inps, in questo caso conta ai fini del calcolo la retribuzione media giornaliera stabilita dai salari medi convenzionali elaborati dall’istituto di Previdenza.

Carmelo G

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