L’ISS ha pubblicato di recente un comunicato per spiegare meglio ai consumatori quali differenze esistono tra lo zucchero bianco e quello di canna.
Negli ultimi anni, il numero di consumatori europei che ha iniziato a chiedere con sempre maggior frequenza lo zucchero di canna nei bar e nei supermercati, è aumentato considerevolmente.
Un fenomeno che si inserisce in un trend più ampio, che ha portato la popolazione del vecchio continente negli ultimi vent’anni, a prestare sempre maggiore attenzione alla loro alimentazione, privilegiando tutte le soluzioni biologiche e non industriali.
La preferenza verso lo zucchero di canna, nasce proprio da un tentativo di iniziare a eliminare dalla proprie dita lo zucchero industriale. Ma siamo sicuri che lo zucchero di canna sia davvero più sano per il nostro corpo di quello industriale?
In realtà, è uscito molto di recente un chiarimento su questo tema da parte dell’Istituto Superiore di Sanità, il cui scopo è proprio quello di smontare questa credenza. Nel testo pubblicato sul sito istituzionale dell’ISS, i ricercatori spiegano come in realtà non vi siano grosse differenze tra zucchero di canna e zucchero bianco per quanto riguarda la loro composizione chimica.
Anzi, si tratta, spiegano gli esperti, di differenze minime. L’unica cosa che cambia davvero è il gusto, anche perchè lo zucchero di canna contiene dei residui di melassa che quello industriale non ha, e che ne modificano leggermente il gusto, differenziandosi da quello bianco.
Ma la molecola estratta per realizzare questi zuccheri è la stessa in entrambi i casi, ed è per questo che l’ISS ha deciso di mettere in guardia i consumatori da chi prova a convincerli del contrario, e del fatto che come dolcificante, lo zucchero di canna abbia una composizione chimica più salutare.
Discorso diverso invece per quanto riguarda lo zucchero di canna integrale. In questo caso infatti le differenze ci sono e sono anche significative, in quanto a differenza dello zucchero di canna normale, quello integrale non subisce se non nelle fasi di lavorazione iniziale, il processo di raffinazione.
Il valore calorico diminuisce e aumenta invece il concentrato di vitamine al suo interno.
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