Non tutti lo sanno, ma esiste uno specifico caso in cui lo stato permette ai cittadini italiani di ricevere l’assegno di pensione, nonostante non abbiano maturato contributi.
Ma nel nostro paese, è davvero possibile andare in pensione senza contributi? Sembra una domanda quasi paradossale, considerato che il concetto che attraverso viene maturata la pensione del nostro paese, si basa proprio su quanto si versa durante la propria carriera professionale.
La pensione infatti non è un sussidio che lo stato concede al raggiungimento di un’età molto avanzata, quanto piuttosto un sistema entro cui il lavoratore si assicura una rendita per quando non potrà più lavorare a causa del sopraggiungere della vecchiaia.
Eppure, esiste una particolare situazione in cui lo stato italiano consente ai propri cittadini di poter andare in pensione, nonostante non abbiano versato contributi negli anni precedenti la richiesta.
Questa opzione è stata espressamente pensata per tutti gli anziani che si trovano in forte difficoltà economica: per questa categoria viene infatti previsto un trattamento previdenziale speciale. La misura di cui stiamo parlando è l’assegno sociale, un assegno pensionistico che, a determinate condizioni, può essere concesso ad alcune categorie di contribuenti.
Un modo per aiutarli economicamente vista la loro difficile condizione. Ma perchè parliamo di un assegno e non di un sussidio? In primo perché si tratta di un beneficio concepito esclusivamente per gli anziani che sono rimasti fuori da nostro sistema di protezione previdenziale.
E infatti il primo requisito per avere diritto all’assegno sociale è quello di avere un’età pari o superiore a 67 anni. Va poi naturalmente dimostrata la condizione di disagio economico, è infatti il beneficio scatta solo nel momento in cui il contribuente ha un reddito pari o inferiore a 6.542 euro, che diventano 13 mila euro nel caso in cui si tratti di due persone anziane coniugate.
È necessario inoltre, per ottenere l’assegno sociale, essere in possesso della residenza italiana, e aver vissuto formalmente sul nostro territorio negli ultimi dieci anni. Per quanto invece riguarda l’importo mensile dell’assegno che spetta agli aventi diritto, questo, esattamente come accade per le pensione ordinarie, viene rivalutato ogni anno per adeguarsi al costo della vita.
Al momento, la cifra mensile dell’assegno sociale stabilita per il 2023, è pari a 503 euro. Ma non solo, perché viene prevista una maggiorazione riservata a coloro che soffrono di gravi problemi di salute o di disabilità, di 523 euro al mese. E questo significa che a determinate condizioni è possibile per un contribuente ricevere un assegno di pensione fino a mille euro al mese, senza aver mai versato un singolo anno di contributi.
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