Negli ultimi giorni il Ministro Giorgetti ha proposto di riformare il Canone Rai con due idee che hanno da subito fatto discutere.
Cosa fare con il canone Rai? Ormai da qualche anno infatti, la politica italiana riflette sulla possibilità di eliminarlo. Si tratta infatti di una tassa molto contestati dai cittadini italiani, che va pagata per il solo fatto di possedere un dispositivo in grado di trasmettere frequenza radio televisive.
L’insofferenza verso questo tributo da parte dei contribuenti è aumentata molto nel 2016, quando il governo Renzi, per mettere fine all’evasione di questa tassa, ha deciso di integrare il pagamento del Canone Rai direttamente in bolletta.
Da mesi trapelano indiscrezioni secondo cui Palazzo Chigi sarebbe seriamente intenzionata a varare una riforma che porti alla cancellazione del canone, ma al momento nulla di ufficiale è stato presentato.
Le uniche proposte su questo tributo, sono arrivate nei giorni scorsi dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, durante un audizione che ha tenuto alla commissione parlamentare di Vigilanza sulla tv di stato.
Il Ministro leghista ha lanciato in quell’occasione una proposta forte: eliminare il canone Rai nella bolletta. In tal senso, Giorgetti ha elencato due possibilità che potrebbero portare ad una cancellazione o quasi del tributo.
La prima è quella di eliminarlo totalmente e recuperare le mancate entrate di questa imposta, spostando la quota di investimento della Rai all’interno della fiscalità generale, mentre attualmente questa viene finanziata anche dai fondi del canone.
Oppure, laddove eliminarla completamente non fosse possibile, spostare il pagamento di questa tassa sulle utenze telefoniche. Le proposte di Giorgetti faranno sicuramente discutere ma hanno anche il merito di aprire un nuovo tavolo di discussione su una questione che le associazioni a tutela dei consumatori fanno presente ai vari governo ormai da anni.
Come ha dichiarato di recente Massimiliano Donà, Presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori “da sempre proponiamo di eliminare il canone Rai, continuando a finanziare il servizio pubblico con la fiscalità generale. Sarebbe più equo considerato che oggi il canone lo pagano anche i poveri assoluti, salvo abbiano più di 75 anni, un’ingiustizia vergognosa”.
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