Imu non pagata, in quali casi ne rispondono eredi e parenti? La legge non perdona
Nel momento in cui non pago l’Imu e passo a miglior vita, anche i miei eredi possono rispondere delle sanzioni che lo stato mi applicherà? Questo è il quesito a cui abbiamo deciso di rispondere in questo articolo.
È molto difficile trovare un cittadino italiano che sia contento di pagare l’Imu. Da quando infatti è stata introdotta dal governo Monti nell’ormai lontano 2011, la tassa sulla prima casa si è fin da subito rivelata un vero e proprio salasso economico delle famiglie.
Ancora adesso, è uno dei tributi più temuti ogni anno, a causa delle cifre molto elevate che lo stato può richiedere nei confronti dei proprietari di un immobile. È bene inoltre specificare che da un punto di vista giuridico e fiscale, il “possessore” dell’immobile viene identificato con colui che detiene il diritto di reale godimento dello stesso.
Le date per il pagamento dell’Imu ogni anno sono due: il 16 Giugno c’è la scadenza per il saldo dell’acconto del tributo, mentre il 16 Dicembre va completato il pagamento per intero. Ma cosa succede quando un contribuente afflitto da problemi economici, salta il pagamento delle scadenze Imu?
Imu non pagata? Lo stato consente al cittadino di attivare il ravvedimento operoso, come funziona
Naturalmente, lo stato italiano offre ai cittadini la possibilità di ravvedersi, nel momento in cui sono in ritardo con il pagamento delle tasse.
Il ravvedimento operoso nel momento in cui viene applicato comporta alcuni obblighi per il contribuente: il versamento dell’imposta omessa, unita al pagamento di una sanzione ridotta ( La cui entità dipende da quando avviene il ravvedimento rispetto alla scadenza) e gli interessi maturati al tasso legale per ogni giorno di ritardo.
Ma cosa succede se un contribuente inizia a non pagare l’Imu per anni e poi improvvisamente passa a miglior vita?
Lo stato italiano in quel caso prenderà dei provvedimenti fiscali nei confronti del suo nucleo familiare? Nel momento in cui un cittadino risulta inadempiente nel saldo dell’Imu, e risulta deceduto, il carico fiscale in questione passa agli eredi. Sarà a loro infatti che lo stato chiederà il versamento delle quote di Imu non pagate negli anni.
Gli eredi però non si faranno carico di eventuali sanzioni che erano state comminate al defunto, ma soltanto degli interessi a tasso legale. Questo in quanto da un punto di vista giuridico le sanzioni devono sempre restare personali, e non si possono dunque “punire” gli eredi in tal senso. L’intrasmissibilità delle multe sulla riscossione dell’Imu è un concetto che è stato inoltre chiarito nel 2015 dall’Agenzia delle Entrate con la circolare ufficiale numero 29.