Crollano i prestiti nell’area euro, la recessione è sempre più vicina
Gli ultimi dati pubblicati dalla Bce sui prestiti concessi nell’area euro, raccontano bene quanto sia drammatico il momento che stiamo vivendo.
Arrivano nuove conferme purtroppo, su quanto la recessione per il vecchio continente sia sempre più vicina. Negli ultimi giorni la Bce ha infatti diffuso i dati che riguardano le domande di credito inoltrate al sistema bancario europeo, e i risultati sono semplicemente sconfortanti.
Preoccupano in primo luogo i dati relativi al terzo trimestre di quest’anno, che segnalano un nuovo crollo della domanda di prestiti alle aziende. Il mercato insomma si sta lentamente bloccando, complice anche l’aumento dei tassi deciso dalla Bce.
Ma la difficoltà riguarda comunque tutte le banche del sistema euro, che continua a registrare fortissimi cali nella domanda su prestiti e mutui. Pesa naturalmente il cambio delle concessioni di credito degli istituti, come sta accadendo ad esempio con i mutui a tasso variabile.
Tantissime famiglie hanno visto negli ultimi mesi la loro rata mensile raddoppiare, e questo ha inevitabilmente scoraggiato tutti coloro che si stavano convincendo a chiedere un prestito bancario per l’acquisto di un immobile.
I mutui a tasso fisso costano il 30 per cento in più rispetto allo scorso anno
Senza dimenticare che sono aumentati anche gli interessi sui mutui a tasso fisso, che rispetto ad un anno fa, costano al momento circa il 30 per cento in più. Insomma, il nuovo report bancario europeo conferma quanto sia difficile la situazione che stiamo vivendo in Europa, con un’inflazione che al momento non accenna a fermarsi e il prezzo di tantissimi prodotti alimentari di prima necessità che continua lentamente a salire.
Gli esperti inoltre, sono molto preoccupati dal fatto che la Banca Centrale Europea si sia dichiarata intenzionata ad aumentare ancora i tassi di interesse.
In Europa stanno per finire le scorte di zucchero e il prezzo aumenterà ancora
Una mossa che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, scoraggiando ancora di più i cittadini a chiedere nuovi prestiti alle banche. C’è poi il problema delle scorte di tante materie prime che si stanno esaurendo.
L’esempio forse più rilevante riguarda lo zucchero. Per la prima volta da oltre mezzo secolo, il vecchio continente sta esaurendo le sue scorte di zucchero. La produzione è diminuita dello scorso anno del 12 per cento, ma il vero problema è che, con delle schroet così esigue, il prezzo nei prossimi anni non smette di salire. E dato che parliamo di una materia prima fondamentale a far funzionare l’industria dolciaria europea, si capisce bene a quali rischi sta andando incontro la nostra economia.