Modello 730, cittadini disperati: alcuni rimborsi arriveranno soltanto nel 2024, il motivo
Alcuni rimborsi sul modello 730 rischiano di arrivare nei conti correnti dei cittadini soltanto nel 2024. Vediamo insieme perché.
Alcuni contribuenti potrebbero purtroppo ricevere il rimborso del 730 non prima di gennaio 2024. Per quanto possa sembrare assurdo, questa è una possibilità molto più che concreta per alcune categorie di cittadini che ogni anno dichiarano il loro reddito attraverso la presentazione del modello 730.
La dichiarazione precompilata 730 deve essere obbligatoriamente presentata da tutti coloro che hanno maturato nel corso dell’anno un reddito da lavoro dipendente e dai pensionati.
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, dopo l’accettazione e della domanda, il rimborso, laddove lo stato risulti creditore al cittadino, scatta nel mese di luglio, mentre per i pensionati questo di norma arriva tra agosto e settembre.
Tempistiche diverse invece per i cittadini che presentano il 730 senza sostituto d’imposta. In questi casi infatti, è difficile capire in quale mese avverrà l’accredito, in quanto questo viene gestito direttamente dall’Agenzia delle Entrate che erogherà oltretutto la cifra spettante non nella busta paga del lavoratore, ma direttamente sul suo Iban.
Cosa succede quando l’Agenzia delle Entrate decide di fare dei controlli preventivi
Ma com’è possibile che ci siano dei casi in cui l’accredito del 730 può addirittura arrivare il prossimo anno? Questo può accadere nel momento in cui l’ente erariale decide di fare dei controlli preventivi al cittadino.
È facoltà infatti dell’Agenzia delle Entrate fare il possibile per approfondire la posizione contributiva del cittadino prima del rimborso del 730, al fine di accertarne eventuali irregolarità che fanno decadere il suo diritto a percepire.
Perchè per alcuni il rimborso 730 potrebbe scattare solo nel 2024
La legge prevede che questi controlli scattino in automatico nel momento in cui il rimborso da accreditare supera la cifra di quattromila euro. Ma può accadere anche con somme più piccole, se l’Ade rileva ad esempio dei movimenti sospetti sul conto del contribuente.
E i tempi entro cui si svolgono questi controlli preventivi possono purtroppo rivelarsi molto lunghi, anche superiore ai sei mesi di attesa, Ed è proprio questo il motivo per cui per alcuni, il rimborso del 730 potrebbe addirittura arrivare a gennaio del 2024.