Nasce la superbanana, un frutto geneticamente modificato: come cambierà il futuro dell’alimentazione
In questi mesi sono stati registrati grandi passi avanti per la creazione di una superbanana, un progetto nato nel 2005 dalla Bill Gates Foundation.
Il problema della malnutrizione in Africa continua ad avere numero troppo drammatici. L’ultima report realizzato dall’Organizazzione Mondiale della Sanità afferma infatti che al momento nel continente nero, ci sono oltre 190 milioni di bambini affetti da malnutrizione.
In particolare, ad incidere in modo così negativo sul loro sviluppo psico-fisico, è l’assenza di Vitamina A nella loro già scarsissima alimentazione, il primo segnale di una dieta poverissima e incostante che finisce con il danneggiare milioni di ragazzi ogni anno in tutto il mondo.
Non è soltanto infatti la mancanza di cibo, l’impossibilità di consumare dei pasti giornalieri, e farli ammalare e renderli così fragili, ma anche la presenza di acque e alimenti contaminati che questi sono costretti ogni giorno a consumare per sopravvivere.
Per questo la comunità scientifica è sempre al lavoro con nuovi progetti di ricerca che siano in grado di portare un contributo decisivo alla lotta alla malnutrizione in Africa. E adesso, un nuovo studio realizzato da un team di scienziati internazionali, potrebbe aver messo le basi per una soluzione in grado forse di aiutare a risolvere questo problema.
Lo scopo degli scienziati era creare un superfrutto contro il problema della malnutrizione
Il progetto a cui stiamo facendo riferimento si chiama Banana21 ed è nato nel 2005, sotto l’impulso della fondazione Bill e Melinda Gates del celebre magnet fondatore di Microsoft, da sempre attentissimo alla ricerca e allo sviluppo in campo sanitario, come abbiamo avuto modo di constatare durante la pandemia.
Lo scopo del team era quello di creare un nuovo frutto, una banana geneticamente modificata, in grado di contenere tutte le vitamine che mancano a gran parte della popolazione africana. L’idea alla base sarebbe dunque quella di fornire un nuovo alimento al continente nero ( E infatti non a caso la scelta è ricaduta su una banana, facilmente coltivabile sul territorio).
Sono decenni che gli alberi di banano vengono modificati geneticamente
D’altronde questo progetto si inserisce in una pratica di modificazione genetica che la scienza occidentale ormai conosce da tantissimo tempo. Sono decenni infatti che gli alberi di banano vengono modificati geneticamente allo scopo di resistere meglio a funghi e parassiti.
Il principio di Banana 21 in fondo è lo stesso anche se stavolta lo scopo è più ambizioso: creare un frutto in grado di dare quelle vitamine che mancano ai bimbi africani a causa della malnutrizione.