È allarme riso nel mondo: l’India vieta le esportazioni, in Italia la produzione è la più bassa degli ultimi 20 anni
L’India produce il quaranta per cento del riso che finisce sul mercato internazionale, ma ha deciso in questi giorni di vietarne del tutto l’esportazione.
Per contrastare la crisi che sta colpendo il suo mercato interno, alla fine l’India ha deciso di prendere una decisione storica per il commercio internazionale. La nazione ha infatti vietato le esportazioni di riso, con l’unica eccezione del basmati. Una scelta che ha il preciso scopo di contenere gli aumenti sul prezzo di questi mesi.
La stagione delle piogge quest’anno si è rivelata particolarmente intensa, finendo con il danneggiare molte coltivazioni. Le conseguenze però della decisione del governo indiano rischiano adesso ben presto di colpire l’intero Occidente.
Non bisogna infatti dimenticare che l’India produce da sola il quaranta per cento del riso mondiale. Una percentuale che fa capire quanto questa decisione, rischi di rappresentare un ulteriore salasso per il vecchio continente, già alle prese con un inflazione che sta facendo aumentare di mese in mese, il prezzo di tantissimi beni alimentari.
Già adesso, il prezzo del riso nel mondo ha sfiorato diversi record, e non era mai stato così alto negli ultimi dieci anni.
Il riso è la materia prima più consumata in tutto il mondo
C’è poi un altro dato va considerato: il riso è attualmente la materia prima più consumata in tutto il mondo. Il governo indiano è arrivato gradualmente a questa decisione, per contrastare un’inflazione che da più di un anno si fa sentire nella nazione. Nel settembre del 2022 infatti, il primo ministro Narendra Modi era stato costretto a vietare le esportazioni di grano e inserire una nuova tassa, affinché anche quelle di riso diminuissero.
I coltivatori indiani infatti guadagnano molto di più vendendo sul mercato estero e dunque solo una decisione del governo nazionale può interrompere questo fenomeno. Ma la siccità e l’inflazione sono ormai fenomeni con cui si sta scontrando il mondo intero, e anche nel nostro paese la produzione di rischio non è mai stata così a rischio come in questi mesi.
In Italia la produzione di riso non è mai stata così bassa come quest’anno
Con la grande siccità dei mesi scorsi, in Italia si sono riusciti a coltivare soltanto 211 mila ettari di terreno per il riso, ed erano più di vent’anni che il livello di produzione di questa materia prima non era così basso. L’Italia oltretutto, anche se non tutti lo sanno, è il primo produttore di riso in Europa.
Ad aver danneggiato la produzione nel nostro paese è stata la siccità record degli scorsi mesi. Per produrre il riso infatti serve tantissima acqua e quest’anno era impossibile da trovare nel quantitativo necessario alla produzione. I bacini idrici infatti hanno accumulato pochissima acqua da destinare ai risicoltori.