L’autorità spagnola ha inflitto una multa molto pesante ad Amazon ed Apple, per via di un accordo siglato nel 2018.
Alla fine l’antitrust spagnola ha deciso di punire sia Amazon che Apple per un accordo commerciale siglato nel 2018, un’intesa tra i due colossi che secondo l’autorità spagnola, ha finito con il ledere sia i principi a cui si ispira il libero mercato che i consumatori.
La multa è importante, parliamo infatti di una sanzione totale di circa 194 milioni di euro per aver influenzato l’andamento del libero mercato e della libera concorrenza nel mercato online spagnolo. Tutti i motivi che hanno portato a questa decisione storica da parte dell’antitrust spagnolo, sono stati spiegati nella nota pubblicata dal Cnmc spagnolo, la Commissione nazionale dei Mercati e della Concorrenza.
Nel documento viene chiarito come, alla base di questa sanzione, vi siano le ripercussioni negative che questa intesa ha avuto in modo illegittimo sui piccoli rivenditori della Apple, ma non solo. L’accusa è infatti quella di aver alterato in modo più generico il principio della libera concorrenza. I 143 milioni di questa multa, come ha stabilito l’autorità spagnola, dovranno essere pagati da Apple, in quanto il danno maggiore è stato inflitto dall’azienda proprio ai piccoli rivenditori del suo marchio, mentre i restanti 50 milioni dovranno essere invece saldati da Amazon.
Questa decisione dell’ente spagnolo, potrebbe a breve esser seguita anche da altre nazioni in cui i due colossi americani, hanno stretto accordi molto simili nella loro collaborazione sul mercato online.
È il caso ad esempio della Germania. Anche in questa nazione infatti l’antitrust tedesca ha aperto un’indagine per lo stesso motivo: l’accordo siglato da Amazon e Apple, esclude e penalizza fuori dai limiti di legge consentiti, i piccoli rivenditori Apple.
Negli Stati Uniti è stata invece avviata un’azione collettiva di class action contro questo accordo che entrambe le aziende avevano respinto, per poi invece essere costrette da un giudice statunitense a comparire in tribunale.
In Italia invece è stata presentata sul tema un’istruttoria da Digitech il 22 Luglio del 2020, che si era conclusa con una sanzione. Infatti nel nostro paese era stata riconosciuta l’illegittimità dell’accordo, e le due aziende erano state multate per 173 milioni di euro.
La sentenza però è stata in un secondo momento annullata del Lazio che ha riscontrato una violazione, durante il procedimento, del diritto di difesa delle due multinazionali.
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