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Patatine fritte, scoperto un terribile effetto collaterale: cosa succede al nostro cervello se le consumiamo spesso

Patatine fritte – Rsnews.it

Una nuova ricerca scientifica ha scoperto un terribile effetto collaterale derivante dal consumo regolare di patatine e cibi fritti. 

Mangiare regolarmente patatine fritte ci può mandare in depressione? Per quanto possa sembrare assurdo, questa è la conclusione a cui è giunto un recente studio scientifico condotto in America dalla Food and Drug Administration. 

Gli autori di questa ricerca avevano il compito di analizzare e monitorare sia la composizione dei cibi fritti che siamo soliti consumare, che i loro effetti a medio termine sul nostro corpo ed il nostro cervello. 

Una delle prime evidenze a cui sono giunti i ricercatori riguarda la presenza molto forte di acrilammide, un contaminante che si ritrova nei cibi ricchi di amido, e che va a formarsi in modo importante nel momento in cui questi vengono fritti o comunque cotti a temperature molto alte. In particolare, l’acrilammide si ritrova  in grandi quantità nelle patate e nei cereali.  Lo studio a cui stiamo facendo riferimento ha potuto attingere a un database inglese, contenente i dati sui regimi alimentari di oltre 140 mila persone. 

Ci troviamo di fronte a una ricerca molto significativa in quanto tutti i partecipanti sono stati seguiti nei loro stili di vita alimentare per quasi undici anni. Ed è questo che ha permesso ad esempio di coprire agli studiosi come, da un punto di vista statistico, chi consumava regolarmente cibi fritti, tendeva a sviluppare con maggiore probabilità disturbi cronici di ansia e depressione. 

Un consumo regolare di patatine fritte infiamma sia l’intestino che il cervello nel lungo-termine

Questo è dovuto al fatto che il cibo fritto tende come prima conseguenza negativa ad infiammare il nostro intestino fin dalle prime volte. 

E nel momento in cui il loro consumo diventa frequente e regolare, questa infiammazione tende a svilupparsi anche nel cervello. Ed è proprio per questo motivo, che diventa più facile a quel punto andare incontro ad ansia e depressione. Questa neuroinfiammazione, come si spiegava in precedenza, è dovuta principalmente alla presenza di acrilammide. 

Patatine fritte in un piatto di legno – Rsnews.it

Cosa ha svelato di nuovo questo studio scientifico

Ma gli effetti sul nostro corpo, se il consumo di patatine fritte inizia ad andare avanti regolarmente per anni, può portare anche ad effetti molto più gravi. Questo contaminante può infatti alla lunga anche causare danno al nostro apparato riproduttivo e ai nervi. 

Certo, che l’abitudine di consumare cibo spazzatura finisca alla lunga per danneggiare il cervello non è certo una novità. Semmai, la nuova evidenza scientifica portata alla luce dagli studiosi, riguarda quanto questi danni possono essere pericolosi per noi, arrivando persino a intaccare l’integrità dei nostri nervi.

Carmelo G

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