La start up WNWN sembra essere molto vicina a brevettare delle nuove barrette di cioccolato realizzate senza il cacao.
Come sarà il cioccolato del futuro? Una domanda molto meno scontata di quello che sembra in quanto sono ormai anni che le grandi industrie sono alla ricerca di ingredienti alternativi per produrlo.
Questo è dovuto al fatto che le coltivazioni di cacao non sono sostenibili da un punto di vista ambientale per continuare a produrre il cioccolato nelle quantità in cui lo ritroviamo oggi al supermercato.
Ed è per questo che ogni anno escono dei nuovi studi che tentano di sostituire la fava di cacao anche con ingredienti vegetali, senza però che si perda il gusto inconfondibile di questo dolce. Una delle soluzioni su cui si sta investendo ultimamente, è quella di tentare di sostituire il cacao con i grassi che derivano dalle alghe.
Un nuovo studio condotto quest’anno dai ricercatori Park e Drain è riuscito ad esempio ad utilizzare i grassi vegetali nel cioccolato, risolvendo il grande problema che da anni assilla gli esperti, ovvero un’acidità derivante dalla frutta al suo interno, in grado di non alterare il sapore della barretta.
Le varianti del cioccolato, come quello al latte, non sono così difficili da riprodurre con ingredienti alternativi. Uno di questi è un preparato di avena e di zigolo dolce, che sembra poter sostituire nella preparazione in modo efficace il latte vaccino.
Lo zigolo potrebbe essere in tal senso la vera soluzione del futuro del cioccolato, in quanto la sua coltivazione ha un impatto sull’ambiente molto basso. Gli studi più interessanti in tal senso sono stati condotti da una startup chiamata WNWN Food Labs, che nasce proprio per creare prodotti dolciari sostenibili, prendendo atto che la filiera del cacao non può continuare a produrre in queste quantità, senza recare grossi danni all’ambiente.
Anche perché non bisogna dimenticare che la maggior parte delle coltivazione di cacao, circa il settanta per certo, si trovano in Africa, dove i coltivatori vengono sfruttati senza troppi problemi e costretti a mantenere un ritmo di produzione molto alto.
Già l’anno scorso, la WNWN era riuscito a ricreare in laboratorio un cioccolato amaro senza dover utilizzare il cacao, ma tramite una ricetta a base di orzo e carrube fermentati, a quali si aggiunge successivamente del burro ghanese in grado di avvicinarsi di molto al sapore della barretta originale.
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