L’Agenzia delle Entrate ha siglato un nuovo accordo con il Ministero che renderà più facile individuare e ignorare un bene ad un cittadino che ha un debito con lo stato.
Da poco meno d un mese è stata firmata una nuova convenzione tra il Ministro della gIustizia Carlo Nordio e il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, che cambierà il mondo in cui l’ente erariale effettuerà dei controlli fiscali sui cittadini nei prossimi cinque anni.
Un accordo che ha ricevuto anche il benestare del garante della privacy e che dunque è ormai esecutivo a tutti gli effetti. Nell’accordo siglato, agli ufficiali giudiziari che agiscono per conto dell’Agenzia delle Entrate, viene data la possibilità di avere accesso ad una nuova banca dati dell’amministrazione finanziaria, in modo da poter effettuare delle ricerche nei database online su eventuali beni da pignorare ai contribuenti.
Lo scopo dunque è quella di rendere più semplici sequestri e pignoramenti che arrivano da richiesta diretta del creditore, individuandoli più facilmente.
Naturalmente, l’ufficiale giudiziario non può accedere a questo database in totale libertà o discrezione, ma dovrà presentare invece una specifica richiesta all’ente erariale che dovrà valutare e approvare la legittimità della richiesta di accesso al database.
Anche perché tutti gli accessi, a tutela della privacy dei cittadini, resteranno tracciati in modalità sicura grazie ad un apposito servizio che utilizza il Sistema di Interscambio Dati, conosciuto anche come SID.
Nonostante la firma, deve ancora passare un po ‘di tempo affinché la convenzione diventi operativa, e questo è dovuto anche perché la riforma Cartabia, che ha modificato il processo esecutivo di pignoramento in alcuni aspetti, pone alcuni problemi. Oltretutto, il Ministero della Giustizia non ha ancora reso attivi tutti quei collegamenti che dovrebbero permettere agli ufficiali giudiziari di accedere a questi database, e la speranza del fisco italiano, è che tutto questo riesca a diventare esecutivo entro fine anno.
Questo accordo conferma la forte volontà da parte dell’ente erariale di continuare il suo processo di digitalizzazione, sfruttando tutta la tecnologia possibile per migliorare i servizi forniti al cittadino, ma anche i controlli fiscali per scovare irregolarità ed evasori.
Il potenziamento di tutti questi servizi telematici e di controllo è solo all’inizio, e sono tante le novità a cui assisteremo nei prossimi mesi nella gestione dei contenziosi con il fisco.
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