In Italia la crisi energetica continua, cosa si rischia per il prossimo inverno
La situazione energetica in Italia continua a restare molto difficile, e le imprese stanno andando in forte difficoltà.
Nonostante negli ultimi mesi i prezzi sono scesi rispetto agli aumenti record dello scorso anno, il settore energetico in Italia continua a passare un momento di forte difficoltà.
Se la crisi dello scorso anno, con gli incrementi sui prezzi di luce e gas e delle materie prima, aveva aumentato i costi di produzione mettendo in difficoltà tantissime imprese sul territorio, adesso la tempesta inflattiva in cui siamo immersi, sta portando a un calo dei consumi senza precedenti.
E infatti, la produzione è stata ridotta in tantissime filiere industriali del nostro paese, anche se la crisi dei consumi riguarda ormai l’intero vecchio continente, entrato alcuni mesi fa in recessione tecnica. Andando ad analizzare l’indice PMI in Italia, che si basa su una serie di interviste e sondaggi alle aziende circa i ritmi della loro produzione, la situazione continua a restare desolante.
Attualmente infatti l’indice PMI registrato in Italia è sotto il punteggio di cinquanta, a 43,4 punti. Sotto questa soglia, si parla di contrazione industriale tenendo conto non soltanto dei consumi, ma anche del costo di produzione e delle prospettive future sulle vendite.
Fa una certa impressione poi notare come l’indice PMI sia ancora più basso, sui quaranta punti, nella nazione che per anni è stata considerata e soprannominata la locomotiva d’Europa.
Il prossimo inverno dirà quanto è profonda la crisi energetica che sta attraversando l’Europa
Insomma la situazione sul fronte industriale ed energetico in Europa è molto difficile, e non bisogna poi dimenticare come l’arrivo dell’estate abbia nascosto alcuni problemi non risolti sull’energia, che tra qualche mese si ripresenteranno.
Nonostante l’Ue sia riuscita nel suo intento dichiarato di riempire di oltre il novanta i propri siti di stoccaggio, in modo da avere adeguate scorte di gas per l’inverno, nessuno al momento può davvero rassicurare la popolazione europea che non ci saranno blackout energetici il prossimo anno. Se infatti andassimo incontro ad un inverno molto rigido, le scorte potrebbero esaurirsi in tempi molto brevi.
Il settore della carta in crisi a causa dei rincari record sull’energia
Quanto poi questa crisi industriale in Italia sia collegata alla questione sull’energia, può essere osservato anche solo guardando i dati della produzione industriale in Italia per singola categoria.
Diventa facile a quel punto notare come le industrie che più hanno contratto la loro produzione negli ultimi mesi, sono quelle che utilizzano il maggior quantitativo di energia nella produzione. Come ad esempio il settore della carta che rispetto allo scorso anno, ha visto la produzione rallentare e diminuire di oltre il dodici per cento.