Fermo amministrativo auto, quando scatta? Fai attenzione, le sanzioni arrivano fino a 7mila euro
Il fermo amministrativo di un mezzo può scattare nel momento in cui il cittadino diventa insolvente nei confronti dello stato italiano. Vediamo come funziona.
In quali un’automobilista può andare incontro al fermo della sua vettura? Questo è il quesito a cui ci proponiamo di rispondere con questo articolo.
La prima cosa da sapere è che la nostra legge intende il fermo di un’automobile come un sequestro di garanzia verso un debito da parte dell’ente erariale che il cittadino non ha ancora saldato.
Decorsi i termini per il pagamento, il fisco infatti in certe occasioni ha il diritto di pignorare i beni materiali del contribuente, tra cui la sua automobile. Nella maggior parte dei casi in Italia, il fermo amministrativo di una vettura si verifica quando ci sono cartelle esattoriali non pagate da un cittadino, e sono già decorsi i termini ultimi per il saldo. Nel momento infatti in cui l’Agenzia delle Entrate invia una notifica per un non debito non pagato, di norma, si hanno fino a sessanta giorni di tempo per pagare.
Superata questa scadenza, scatta da parte dell’ente erariale un procedimento cautelare, che, nel momento in cui diventa esecutivo, può portare al pignoramento e al blocco dei mezzi di proprietà del contribuente moroso.
Come funziona la procedura conosciuta come ganascia fiscale
Questa procedura è conosciuta con il nome di ganascia fiscale, e possono essere oggetto di sequestro, nel momento in cui diviene operativa, tutti i mezzi di proprietà del cittadino insolvente, siano essi scooter, camion, macchine agricole.
Quando scatta il fermo amministrativo di una vettura, si attiva in automatico anche il divieto di circolazione sulle strade italiane. Al cittadino viene inibita la possibilità di eliminare il mezzo dal Pubblico Registro Automobilistico, di inviarlo all’estero o di demolirlo.
Le sanzioni per chi trasgredisce il fermo amministrativo possono arrivare fino a 7mila euro
Le sanzioni possono essere molto per chi decide di infrangere questi divieti con il proprio mezzo sottoposto a fermo amministrativo da parte dell’AdE. Chi infatti contravviene a questo divieto va incontro a multe che partono da un minimo di 1.998 euro fino ad un massimo di 7.953 euro.
Su questo va però fatta un’importante precisazione: il sequestro del veicolo da parte dell’AdE scatta soltanto nel momento in cui i debiti superano la soglia minima di 800 euro. Così come si può porre fine al fermo solo nel momento in cui il debito viene estinto, anche se al contribuente viene data la possibilità di pagare scegliendo un piano rateizzato.