Quando inviamo un bonifico a parenti o amici, dobbiamo sempre fare attenzione alla causale, altrimenti il fisco potrebbe metterci sotto osservazione.
Quando effettuiamo un bonifico dal nostro corrente, non dobbiamo mai dimenticarci che stiamo conducendo un’operazione che ha un valore legale molto importante per lo stato italiano, e che come tale, può essere soggetto a controlli fiscali.
Soprattutto quando la cifra che inviamo tramite bonifico è molto alto, e non è destinato all’acquisto dei prodotti, ma viene invece inoltrato a un soggetto privato. In quel caso infatti, l’ente erariale, non conoscendo la natura dell’operazione, ha il diritto ad indagare ed effettuare controlli incrociati sui nostri bonifici.
E questo vale anche quando inviamo somme di denaro ad amici e parenti, senza ad esempio, compilare la causale richiesta per il trasferimento di denaro. Per questo la prima cosa da fare per agire nella massima trasparenza ed evitare di finire sotto i controlli del fisco, è quella di scrivere sempre la causale in modo chiaro e comprensibile, evitando citazioni personali.
Facciamo un esempio, se decidiamo di inviare una quota di denaro ad un caro amico per fargli un regalo, sulla causale dobbiamo limitarci a scrivere questo, senza aggiungere ringraziamenti o note aggiuntive che potrebbero confondere l’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, è anche consigliabile in questo specificare che la somma che si sta inviando ad un amico o un parante, è una donazione a titolo gratuito, in modo da sgomberare il campo da ipotetici prestiti, o a flussi di denaro che posano far pensare a un’operazione “in nero”, fatta per eludere il fisco.
Ma perchè dobbiamo evitare persino i ringraziamenti nella causale? Perché i funzionari dell’AdE, al momento del controllo, potrebbero anche sospettare che quel ringraziamento sia in realtà dovuto a una possibile prestazione lavorativa corrisposta. Per questa la causale deve essere sempre specificata in modo chiaro e trasparente, evitando termini ed espressioni che possano gettare ambiguità sull’invio di denaro.
Se ad esempio decido di inviare un regalo in denaro a mio cugino che vive distante da me, nella causale sarà consigliabile scrivere semplicemente la seguente: “Regalo in denaro per mio cugino Mario”. Con questa dicitura che possano insinuarsi sospetti, a meno che il contribuente non sia già sotto la lente del fisco italiano per altri motivi.
Ma cosa fare invece se vogliamo, di nostra volontà, fare un prestito economico ad un amico che si trova in difficoltà? In questo caso dobbiamo fare ancora più attenzione, perché si tratta di un’operazione facilmente fraintendibile. La prassi prevede che al momento dell’invio, si debba scrivere nella causale “Prestito infruttifero”. Con questa dicitura dichiariamo allo stato che si tratta di un prestito tra amici, che non prevede interessi per la restituzione o margini di guadagno.
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