Riforma fiscale, il governo vuole tagliare la tasse ma c’è un problema: la denuncia di Confindustria
Il governo sembra intenzionato a tagliare il cuneo fiscale nella nuova riforma fiscale, ma il problema dei fondi è di difficile risoluzione.
Iniziano a trapelare nuovi dettagli sulle possibili misure che il governo meloni ha intenzione di inserire nella prossima riforma fiscale. Al momento, l’unica vera certezza è la riduzione delle aliquote Irpef sul lavoro, da quattro diventeranno tre, nel momento in cui la riforma diventerà esecutiva.
Si parla poi molto della possibilità di introdurre un’aliquota a Iva zero. Diverse fonti all’interno del governo hanno confermato l’esistenza di questa ipotesi, sottolineando però come questa scelta sarà strettamente vincolata alle risorse a disposizione.
Non è detto che vi saranno fondi sufficienti per attuarla.
Della nuova riforma fiscale ha recentemente parlato, ai microfoni del Sole 24 ore, il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, che ha spiegato come il problema delle risorse esiste, e che diventa difficile capire quanti fondi avrà davvero l’esecutivo a disposizione, prima dell’uscita della nota di aggiornamento al Def.
Il governo avrà un’attenzione particolare per le società estere
Ci sarà però, come confermato dal viceministro, un’attenzione particolare a tutte le aziende italiane che hanno sede all’estero. Al vaglio sembra esserci un piano di rientro fiscale, che possa convincere vecchie e nuove società a fare impresa nella nostra nazione.
D’altro canto, sembra questo un obiettivo quasi scontato per un governo che ha deciso fin dalla sua nascita, di imporre la creazione ex novo di un Ministero dedicato al Made in Italy. Il viceministro Leo ha dichiarato che un’opzione potrebbe essere quella di una “posta a titolo di avviamento per riconoscere in un certo lasso temporale, anche inferiore rispetto ai 18 anni, un elemento aggiuntivo che possa concorrere ad aumentare le agevolazioni per attrarre capitali esteri”.
Il governo riuscirà a trovare i fondi necessari? Le perplessità di Confindustria
Il problema di dove reperire i fondi sembra però essere la grande incognita anche per Confindustria, che in più di un’occasione ha espresso alcune perplessità sul tema. Come ha dichiarato di recente il vicepresidente Emanuele Orsini: “Resta poco decifrabile il tema delle coperture finanziarie per l’attuazione della riforma fiscale”.
Confindustria però approva la decisione del governo, e spera anzi che questo non si tiri indietro, di avviare una riforma fiscale che comprende sia la riduzione dell’Irpef che il taglio del cuneo fiscale, facendo di tutto affinché diventino però due misure strutturali negli anni.