Il fondo casalinghe è uno strumento previdenziale che permette anche a questa categoria di ottenere un assegno pensionistico.
Non tutti lo sanno, ma anche le casalinghe hanno la possibilità di potersi costituire un fondo previdenziale, in modo da poter ottenere un assegno pensionistico al raggiungimento dei requisiti anagrafici previsti.
Alcuni anni fa infatti, l’Inps ha deciso di creare il Fondo Casalinghe. Uno strumento previdenziale pensato specificatamente per questa categoria, che esiste nel nostro paese da sempre, ma anche al contempo, non è mai stata adeguatamente tutelata dallo stato italiano, in particolar modo in ambito pensionistico.
Tramite dei versamenti costanti nel fondo, alla fine della propria carriera, una casalinga può arrivare anche ad ottenere un assegno pensionistico di mille euro al mese. Le casalinghe svolgono da sempre un lavoro molto importante di cura e mantenimento della famiglia, ma nonostante questo restano invisibile all’Inps, in quanto non hanno alcun tipo di contributo lavorativo registrato.
Iscriversi al fondo è molto semplice per un soggetto privato, basta presentare richiesta all’Inps chiedendo l’adesione. Un’operazione molto facile, perché non esistono vincoli per costituirlo.
Il suo funzionamento però è abbastanza particolar rispetto ad altri strumento pensionistici. In primo luogo non esistono grandi cifre minime da versare, e non esistono scadenze mensili a cui attenersi: si può iniziare dall’accredito minimo richiesto, che è pari a 25 euro.
Il fondo pensione per le casalinghe ha poi una caratteristiche molto importante, che riguarda il modo in cui si va a maturare e calcolare l’anzianità contributiva. Le cifre che si versano allo stato, vengono conteggiate unicamente come contributi versati nel mese di riferimento, e non possono essere in alcun modo diluiti nel corso dell’anno.
Facciamo un esempio, che può permetterci di comprenderne meglio il funzionamento. Se io ad esempio verso 50 euro al mese nel fondo casalinghe, per dodici mesi, avrà accumulato dodici mesi di contributi.
Ma se invece verso l’intera cifra in una volta, e dunque accredito tutto in mese, varrà soltanto per il mese di riferimento. Nel momento in cui viene attivato, è possibile richiedere la pensione dopo solo cinque anni di contribuzione continua, a patto che arrivi all’importo minimo previsto che è di 7 euro al mese. Bisognerà però aver raggiunto l’età anagrafica prevista, che per le donne scatta al compimento dei 65 anni di età.
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