Russia, nuovo accordo sul gas: il piano di Putin per sostituire l’Ue prende forma
La Russia in questi giorni ha stretto un importante accordo con l’Uzbekistan che prevede di importare nella nazione nove milioni di metri cubi di gas al giorno.
La Russia prosegue nel suo piano di indipendenza economica dal continente europeo. La guerra del gas scoppiata tra Putin e l’Occidente infatti, ha avuto l’Ue come prima vittima illustre, che, a causa della sua difesa alla causa ucraina, si è vista negare gradualmente da Mosca le forniture energetiche di gas, che per decenni hanno permesso ai paesi europei di riscaldarsi in tranquillità ed autonomia.
Adesso invece si è aperta una nuova fase storica e geopolitica per l’Occidente, che sembra preannunciare anni molto difficili, perché non è affatto semplice per l’Unione Europea sostituire le quote di gas che arrivavano dalla Russia.
Ma non è una situazione nemmeno semplice per Putin, che di colpo ha perso l’acquirente più importante che la nazione aveva.
La Russia è già riuscita a raddoppiare le quote di gas da vendere alla Cina, che sarebbe disposta inoltre ad aumentare ulteriormente gli acquisti. Ma per Mosca la priorità adesso è costruire nuove infrastrutture in oriente, altrimenti trasportare il gas, è semplicemente impossibile.
Mosca, raggiunto accordo con Uzbekistan: annuncio del Ministero dell’Energia
In questi giorni però Mosca ha stretto un nuovo e importante accordo sul gas con l’Uzbekistan.
La notizia è stata data direttamente dal Ministero dell’Energia uzbeko che in una nota ha dichiarato di aver raggiunto un’intesa tra Gazprom export e UzGasTade. Un accordo da quasi tre miliardi di dollari. Il piano stabilito tra l’azienda russo e il governo è quello di riuscire, a partire dagli inizi di ottobre, ad importare in Uzbekistan nove milioni di metri cubi di gas naturale al giorno.
La Russia dovrà adesso mettersi al lavoro per ottimizzare il trasporto di gas nella nazione
Come si legge nella nota “il contratto sviluppato a condizioni pienamente commerciali è una delle misure volte a soddisfare parzialmente la domanda di gas naturale dei consumatori della repubblica che cresce ogni anno”.
Anche in questo caso però, seppur è tutto molto meno complesso e difficile rispetto alla questione cinese, anche per soddisfare le richieste dell’Uzbekistan, la Russia dovrà subito mettersi al lavoro per migliorare le condizioni di trasporto del gas. Quello appena fatto da Putin però, è un altro passo molto importante per rendersi indipendente dall’Ue, e dunque rinunciare a quegli introiti, in pochi anni.