I termini per presentare domanda per l’ape social stanno per scadere. Vediamo insieme a chi è rivolta questa misura di anticipo pensionistico.
La tanto attesa riforma delle pensioni si trova al momento in fase di stallo, come denunciano ormai da qualche tempo le sigle sindacali.
Il governo Meloni infatti aveva evitato nella scorsa legge di bilancio di introdurre una riforma complessiva del nostro sistema previdenziale, limitandosi invece a prorogare gli scivoli pensionistici considerati indispensabili. E tutto lascia pensare, che delle vere modifiche al nostro sistema pensionistico, arriveranno soltanto nel 2024. Per il 2023, restano invece in vigore Opzione Donna e Ape Social.
Quest’ultima, è una misura di anticipo pensionistico dedicata a chi soffre di disabilità e ai caregiver, che, a determinate condizioni, consente di poter ottenere l’assegno anticipato di pensione con 63 anni di età e un minimo di 30 anni di contributi. Ci sono però dei requisiti da soddisfare, in quanto parliamo di un anticipo pensionistico dedicato esclusivamente ad alcune categorie di lavoratori.
Possono infatti aderire all’ape Social, tutti coloro che si ritrovano formalmente disoccupati a seguito di un licenziamento o di dimissioni per giusta causa. Deve, al momento di presentazione della domanda, assistere da almeno sei mesi una persona affetta da disabilità, o avere egli stesso un’invalidità civile pari o superiore al 74 per cento, e che dunque riduce di un terzo la sua capacità professionale.
L’Ape social può però essere attivata anche da altre categorie di lavoratori, ma in questi casi il numero minimo di contributi richiesti diventa maggiore.
Chi svolge ad esempio lavori usuranti e gravosi, può sfruttare Ape Social, avendo compiuto 63 anni di età e maturato almeno 36 anni di contributi, D quest’ultimi inoltre, almeno sei devono essere stati registrati negli ultimi dieci anni di vita professionale del lavoratore. Il requisito contributivo si riduce invece a 32 anni per gli operai edili, dipendenti di imprese edili e similari, ceramisti e conduttori di impianti per la produzione di ceramica.
Le donne madri hanno invece la possibilità, come accade anche per Opzione Donna, di poter richiedere uno sconto di un anno per ogni figlio a carico, fino ad un massimo di due anni.
L’ape social non può essere però in alcun modo riconosciuta a quei cittadini che percepiscono già un assegno di pensione diretta, o una pensione all’estero. le richieste per questo anticipo pensionistico, potranno essere presentate dagli aventi diritto a partire dal 15 Luglio, e non oltre il 31 Novembre 2023.
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