Cibo senza zucchero, attenzione ai falsi miti: ecco perché dovresti bandirlo dalla tua dieta
Il cibo senza zucchero che troviamo nei supermercati non è così sano come si potrebbe pensare. E in molti casi, allena il nostro organismo ad avere più appetito.
Quando decidiamo di metterci a dieta, il primo istinto è sempre quello di evitare il cibo senza zucchero. Da decenni infatti, ascoltiamo la comunità scientifica per metterci in guardia da tutti gli effetti negativi sulla nostra salute che hanno i prodotti che contengono al loro interno zucchero industriale e derivati.
Per cui è fin troppo naturale immaginare che quando decidiamo di entrare in un regime dietetico, lo zucchero è la prima rinuncia a cui dobbiamo andare incontro. Ma quest’idea è vera soltanto fino ad un certo punto.
Che lo zucchero industriale contenuto negli alimenti e nelle bevande che compriamo ogni giorni faccia male, non vi è dubbio, e infatti il consiglio dei dietisti è sempre quello di eliminarlo nella nostra alimentazione, in favore di alimenti come la frutta, che hanno al loro interno zuccheri naturali.
Ma il vero problema, l’errore che fanno tanti consumatori, è quello di sostituire questi cibi a base di zucchero industriale, comprando ad esempio al supermercato prodotti che contengono l’etichetta “senza zucchero”. Il problema vero è che in tantissimi casi, questi alimenti senza zucchero che decidiamo di comprare e integrare nella nostra dieta rischiano di essere in realtà deleteri per la nostra forma fisico.
Attenzione ai prodotti in cui si inserisce il fruttosio al posto dello zucchero
Ci sono tanti prodotti sul mercato, in cui ad esempio viene inserito il fruttosio al posto dello zucchero, e dunque vengono presentati negli scaffali dei supermercati come più sani, rispetto a quelli a base di zucchero industriale.
In realtà non è proprio così. Il fruttosio infatti, come hanno evidenziato diversi studi scientifici usciti nell’ultimo decennio, se consumato con regolarità, ha un effetto negativo sul nostro corpo. E questo è dovuto al fatto che produce come diretta conseguenza nel nostro organismo, una grande resistenza alla leptina, l’ormone che si occupa di regolare il nostro appetito.
Spesso gli zuccheri aggiunti non vengono segnalati in modo adeguato nelle etichette
Questo significa che spesso, magari consumiamo una bevanda a base di fruttosio nella nostra dieta, convinti che possa aiutarci, visto che non contiene zuccheri al suo interno, quando in realtà il suo consumo regolare, “allena” il nostro organismo a non raggiungere la sazietà.
E questo è un bel problema, nel momento in cui ci mettiamo a dieta e siamo costretti a ridurre la quantità di cibo che consumiamo giornalmente. Non sempre poi nelle etichette dei prodotti alimentari, vengono conteggiati gli zuccheri aggiunti. Molti ad esempio inseriscono la soia nel loro regime dietetico, ma questa, a meno che non sia biologica e certificato, non è assolutamente consigliabile nella nostra dieta. La soia infatti è piena di zuccheri aggiunti ed estrogeni, in grado di generare veri e propri squilibri ormonali.