Una calcolatrice con scritto 2023 sul display - Rsnews.it
Nell’ultimo decreto bollette, il governo ha deciso di inserire delle modifiche sulla rottamazione quater.
Il governo ha deciso di apportare alcune modifiche alla Rottamazione Quater varata nella scorsa legge di bilancio, inserendo queste novità all’interno dell’ultimo decreto bollette.
È stato nello specifico allargato il raggio di azione della tregua fiscale che è possibile ottenere con la definizione agevolata, includendo nella Rottamazione Quater, anche le multe e le tasse locali, che inizialmente, si era deciso invece di escludere. Modifiche che sono entrati in vigore insieme al decreto bollette, diventato operativo nella data del 25 Maggio 2023, dopo aver ottenuto il voto favorevole in Senato.
La novità più importante è contenuta all’interno dell’articolo 17 Bis, che ha stabilito in primo luogo come, da adesso in poi, diventa anche possibile includere nella tregua fiscale lo stralcio delle cartelle sotto i mille euro, anche nei casi in cui questi siano già oggetto di riscossione diretta.
Nella Rottamazione Quater vengono anche incluse con queste modifiche, anche le cartelle che sono state date in affidamento a soggetti terzi privati, a patto che risultino regolarmente iscritti all’albo per accertamento e riscossione dell’Agenzia delle Entrate.
Ai contribuenti viene dunque data adesso la possibilità di poter ottenere, attraverso la definizione agevolata, la cancellazione automatica di multe locali, senza dover pagare costi di addebito relativi ad interessi e more. La decisione finale spetterà però soltanto agli enti locali che hanno inviato le multe.
Dal momento in cui infatti il decreto è entrato in vigore il 15 Maggio 2023, le amministrazioni locali hanno adesso tempo fino a sessanta giorni, per decidere se applicare queste nuove modifiche. La Rottamazione Quater è stata approvata per la prima volta nella legge di bilancio 2023, e riguarda al momento tutte le cartelle esattoriali che sono state inviate dallo stato nel periodo temporale compreso tra il 1 Gennaio del 2000 e il 30 Giugno del 2022.
Grazie a questa pace fiscale, il cittadino hanno la possibilità di regolarizzare la loro posizione e le loro pendenze con il fisco italiano, beneficiando della possibilità di non dover corrispondere interesse e sanzioni per il ritardo o il mancato pagamento negli anni scorsi.
Si tratta di un’agevolazione molto importante, al punto che alla sua entrata in vigore, alcuni esponenti della sinistra hanno accusato il governo Meloni di aver voluto introdurre una nuova pace fiscale mascherata. Per quanto invece riguarda le direttive di stralcio delle cartelle contenute nel provvedimento, sono comprese quella vanno dal 2000 fino al 2015.
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