Si avvicina la scadenza del secondo trimestre del Canone Rai, che vale anche epr coloro che devono presentare richiesta di esenzione.
Si avvicina come ogni anno, la seconda scadenza per il pagamento del Canone Rai. E per alcune categorie di cittadini, vi è di nuovo la possibilità di presentare richiesta di esenzione dal saldo di questo tributo, qualora soddisfacessero i requisiti richiesti dallo stato.
Sono ad esempio esonerati dal pagamento del canone, tutti i contribuenti che hanno un’età pari o superiore ai 75 anni, e hanno dichiarato un reddito molto basso. A differenza però di tante altre agevolazione, in questo caso il beneficio non può scattare in modo automatico, ma serve invece che il cittadino presenti un’apposita richiesta.
La prossima data utile per inoltrare la domanda di esenzione sarà il 31 Luglio 2023. Il cittadino over 75, per avere diritto all’esenzione deve in primo luogo dimostrare di non vivere in un’abitazione insieme ad altre persone, ad esclusione di un possibile coniuge.
Il suo reddito annuale, per poter ottenere l’esenzione, non può superare la soglia degli 8mila euro e non deve avere delle seconde case con al loro interno un dispositivo in grado di trasmettere le frequenze radio televisive.
Il modello può essere inviato ogni sei mesi durante l’anno, e le scadenza da tenere a mente sono quella del 31 Gennaio e del 31 Luglio. Naturalmente tutti coloro che presentano la loro richiesta di esenzione nel secondo semestre, ne avranno diritto, qualora la domanda venisse accettate, solo a partire dalla seconda parte dell’anno.
La richiesta può essere presentata una volta sola, e nel momento in cui viene approvata, il contribuente non dovrà inviare una nuova domanda ogni anno, in quanto a quel punto il beneficio scatterà in automatico anche per gli anni successivi. Intanto, questi sono anche i giorni in cui all’interno del governo si discute della possibile eliminazione di quella che è sicuramente tra le tasse più odiate dagli italiane, in quanto obbliga al pagamento anche coloro che non guardano la televisione, ma detengono semplicemente un dispositivo in casa, senza utilizzarlo.
A spingere molto per l’eliminazione di questa imposta è la Lega , che ormai da alcuni anni, ha avviato una vera e propria battaglia politica sul tema. Il problema però è che non è semplice per il governo Meloni rinunciare alle risorse che arrivano dal pagamento del canone Rai.
Parliamo infatti di una cifra annuale che si aggira intorno al miliardo e mezzo di euro, una somma troppo grande affinché l’esecutivo vi possa rinunciare d’improvviso. Per cui quasi tutti gli esperti politici, concordano sul fatto che risulta impossibile per il governo eliminare questa tassa già nel 2024, ma che al massimo può essere avviato un tavolo di concertazione che permette negli anni di dismettere in modo graduale questa tassa.
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