Rottamazione cartelle, resta pochissimo tempo: cosa succede dopo il 30 Giugno
Sta per scadere il termine ultimo entro cui presentare richiesta per accedere alla definizione agevolata e alla rottamazione delle cartelle.
Il 30 Giugno è ormai alle porte. Questo è infatti il termine ultimo concesso dall’Agenzia delle Entrate, entro cui i cittadini possono presentare domanda per accedere alla definizione agevolata e alla rottamazione delle loro cartelle esattoriali.
E questa scadenza, comprende anche le eventuali modifiche o rettifiche che possono essere apportate a richieste precedenti. E difatti sono tanti ad esempio i contribuenti, che stanno sfruttando questo termine al fine di utilizzare un’opzione concessa dall’ente erariale, ovvero modificare il numero di rate per il pagamento complessivo della pendenza con il fisco.
Con la definizione agevolata, ai contribuenti viene data la possibilità di poter regolarizzare le loro pendenze con il fisco a condizioni molto vantaggiose. In primo luogo perché diventa possibile sanare quanto dovuto, senza dover corrispondere interessi e mora tipiche del ravvedimento operoso che andrebbe effettuato in condizioni normali.
Tutti questi vantaggi, hanno portato alcune parti politiche a definire questo provvedimento come una vera e propria pace fiscale, che permette di sanare i debiti senza andare incontro alle multe da corrispondere per aver eluso le notifiche dell’AdE.
La misura riguarda la cartelle esattoriali comprese tra il 2000 e il 2022
La misura però, riguarda esclusivamente le cartelle esattoriali comprese nella finestra temporale che va dal 1 Gennaio 2000 fino al 30 Giugno del 2022. Come si accennava in precedenza, chi aderisce alla definizione agevolata non dovrò pagare interessi sulla cifra dovuta, e inoltre avrà anche la possibilità di poter rateizzare il pagamento.
Il numero massimo di rate previste è pari a diciotto, che potranno essere diluite in un arco di tempo massimo di cinque anni. La domanda può essere inviata direttamente sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, accedendo attraverso le credenziali Spid, Carta d’Identità Elettronica o in alternativa Carta Nazionale dei Servizi.
Cosa fare una volta entrati sul sito dell’Agenzia delle Entrate
Una volta effettuato il login, l’utente dovrà accedere alla sezione presente sul sito denominata “Definizione Agevolata”, e compilare il modulo messo a disposizione, inserendo tutti i codici identificativi richiesti per le cartelle esattoriali in questione. sarà inoltre necessario inserire il numero di rate entro cui si intende saldare quanto dovuto al fisco.
Numero di rate, che per l’appunto, può essere modificato, presentando un’integrazione alla richiesta già inoltrata entro il 30 Giugno 2023. Va però detto che tutti i cittadini che scelgono di saldare il procedimento di definizione agevolata attraverso il pagamento rateizzato, dovranno corrispondere anche un interesse pari al 2 per cento della somma complessiva dovuta all’erario.