Spesa, i prezzi salgono ancora: situazione fuori controllo, aumenti fino al 50 per cento
Le ultime rilevazioni condotte sulla spesa alimentare, testimoniano come i prezzi dentro i supermercati non smettono di salire.
L’inflazione non smette di assillare il vecchio continente, e il prezzo dei beni alimentari non smette di salire. È l’ultima rilevazione condotta in merito dall’osservatorio Ismea-Nielsen tratteggia un quadro a dir poco desolante.
Nell’ultimo anno, la spesa alimentare è costata ai consumatori italiani due miliardi di euro circa, rispetto allo scorso anno. L’incremento medio sulla spesa settimanale è pari a circa l’8,6 per cento, e questo nonostante siano tantissime le famiglie che per risparmiare, visto un rialzo continuo dei prezzi ormai ingestibili, hanno cambiato al ribasso le loro abitudini di acquisto nei supermercati.
Numeri che fanno ben capire quanto sia difficile la situazione nel nostro paese. E questo nonostante la stessa Istat abbia certificato come l’inflazione abbia registrato su base annua dei lievi rallentamenti.
Solo nel mese di Marzo, sempre in riferimento alle statistiche fornite dall’Istat, le famiglie hanno speso il 12 per cento in più rispetto allo scorso anno. Ma non solo, perchè il rapporto pubblicato dall’Osservatorio contiene anche altre indicazioni: a soffrire delle conseguenze dell’inflazione, sono in particolar modo i nuclei familiari con a loro carico figli piccoli o adolescenti.
Il 20 per cento dei consumatori italiani fa la spesa al discount
Per quanto invece riguarda i canali di acquisto, i discount, supermercati conosciuti perché propongono prodotti a prezzi più bassi rispetto alle catene di vendita tradizionali, hanno registrato nei sondaggi circa il 20 per cento delle preferenze tra i consumatori.
Un altro aspetto significativo di questo rapporto, è che ci mostra come i prezzi sono aumentati su quasi tutti i generi alimentari. Dalle uova, che hanno registrato incrementi fino al 20 per cento, al latte (18 per cento) fino ad arrivare a cereali e carne, aumentati rispettivamente del 13 per cento e dell’8 per cento.
Un dato preoccupante è che sono aumentati i prezzi di quasi tutti gli alimenti
Crescono anche i prezzi nell’intero reparto ortofrutta, anche se qui per fortuna gli incrementi sono molto più contenuti e si attestano in media sul 3 per cento. L’olio vegetale ha visto lievitare il suo prezzo con una maggiorazione del 5 per cento rispetto allo scorso anno, mentre per capire quanto è grave la situazione sul fronte dei rincari, occorre forse rivolgere lo sguardo alle fluttuazione avute dal prezzo dell’olio di oliva.
Questo infatti, se facciamo il paragone con il 2022, ha visto aumentare il suo prezzo del 53 per cento. Una cifra impressionante, anche se va fatta una precisazione: questo specifico aumento record, è dovuto quasi interamente alla guerra scoppiata in Ucraina che ha bloccato la produzione. Non tutti lo sanno, ma fino all’anno scorso, l’Ucraina è il principale esportatore di olio di semi per tutto il continente europeo e non solo.