C’è una tecnica di marketing che fa sembrare una promozione al supermercato molto più conveniente di quanto in realtà non sia.
Con il vecchio continente ormai entrato ufficialmente in recessione tecnica, e una crisi economica che nel nostro paese si fa sentire sempre di più, risparmiare sulla spesa per tanti consumatori italiani, è ormai diventato un vero e proprio imperativo.
E anche per questo, sembra esserci una maggiore attenzione delle persone verso la reale convenienza economica dei prodotti che acquistano, e verso tutte quelle promozioni commerciali che in realtà, non sono così economiche come si presentano.
Ed è per questo che sempre più persone nel nostro paese, conoscono una tecnica di marketing, adottata da quasi tutti i grandi supermercati chiamata shrinkinflation. Ma in cosa consiste esattamente? Facciamo un esempio, al fine di comprendere meglio questo fenomeno commerciale. Può capitarci di trovare sugli scaffali dei supermercati, un prodotto che conosciamo bene e compriamo abitualmente, come ad esempio la pasta, a un prezzo stracciato.
Il primo impulso sarebbe quello di comprarlo subito, eppure conviene sempre, prima di fare acquisti avventati, guardare attentamente la confezione e la quantità di grammi contenuta nel prodotto.
Potremmo ad esempio scoprire che quel pacco di pasta venduto ad un prezzo così conveniente, possiede circa 100 grammi in meno del pacco tradizionale. Ecco dunque scoperto il perché di un prezzo al ribasso così conveniente. E questo è esattamente ciò che fa questa tecnica di marketing, la shrinkinflation.
Lo scopo infatti è vendere lo stesso prodotto, diminuendo i grammi all’interno, mettendolo in offerta e illudendo così il consumatore che sta acquistando quel prodotto alla stessa quantità che viene venduto di solito. Invece, come abbiamo appena visto, non è così. Ed è per questo che di fronte a offerte che ci sembrano fin troppo convenienti, il quantitativo in grammi del prodotto, è la prima cosa da osservare.
Si tratta di una pratica sempre più diffusa tra le grandi catene di supermercati, un fenomeno che le associazioni a tutela dei consumatori denunciano ormai da anni. In Italia è molto attiva sul tema Altroconsumo, che ogni anno monitorare prodotti, prezzi e quantità dei grandi marchi, proprio allo scopo di avvisare il consumatore di possibili anomalie riscontrate in tal senso.
Sia chiaro, sono anni che i supermercati si servono di questa pratica commerciale per guadagnare di più, nella speranza che i consumatori siano distratti e non leggono l’etichetta del prodotto. Ma è anche vero che questo fenomeno è aumentato molto negli ultimi tre anni, e il motivo è semplicissimo. Con una crisi economica che da quando è iniziata la pandemia non si più fermata, sempre più persone comprano certi prodotti ormai soltanto quando sono in offerta. E si può comprendere dunque, perchè i supermercati hanno deciso di aumentare questa tipologia di offerte che, come abbiamo appena visto, sono convenienti solo in apparenza.
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