Il lavoro notturno verrà pagato di più? Il governo è convinto: la proposta
C’è una nuova proposta avanzata dal governo sul lavoro notturno. Vediamo insieme di cosa si tratta.
Il governo, dopo aver varato il tanto atteso taglio del cuneo fiscale, sembra adesso aver rivolto la sua attenzione al settore turistico.
Parliamo d’un comparto che ha sofferto tantissimo durante gli anni pandemici, e che adesso per fortuna, si sta lentamente riprendendo, facendo registrare, con l’inizio della stagione estiva, numeri molto positivi in tantissime città italiane. resta però un problema di cui gli imprenditori del settore si lamentano ormai da un po.
È sempre più difficile trovare personale per la stagione estiva. Un fenomeno che si era palesato subito dopo il lockdown e che evidentemente, non era passeggero nella sua manifestazione. Come ha dichiarato lo scorso anno il Ministero del Turismo, nel 2022 sono mancati all’appello oltre 250 mila lavoratori, che hanno nei fatti lasciato scoperto un settore che però sta ritornando a fatturare come in passato.
Naturalmente, bisogna tenere conto anche delle motivazioni che hanno spinto questi lavoratori a cercare occupazione in altri settori abbandonando quello turistico e balneare. Gli stipendi continuano a restare troppo bassi per l’impegno richiesto, e gli orari di lavoro notturni sono ormai insopportabili per molti.
Confindustria alberghi ha chiesto al governo nuove misure straordinarie per il settore
Sul tema si è espresso di recente anche Confindustria alberghi che ha chiesto al governo, di iniziare a riflettere su una detassazione totale per il lavoro festivo e notturno del settore. In sintesi, l’idea, caldeggiata anche dalla Ministra Santanchè, è fare in modo che i lavoratori notturni del settore turistico, siano incoraggiati da una migliore retribuzione economica a continuare nella loro professione, senza che questo vada però a pesare troppo sulle casse dell’impresa.
Il motivo lo ha spiegato in un recente intervento anche la Santanchè: “Lavorare negli hotel e nei ristoranti deve diventare più appetibile, devono essere più alti i compensi per chi è impegnato di notte o nei festivi. Non possiamo però mettere in difficoltà le imprese, la strada è quella della detassazione”.
Detassazione lavoro notturno, le perplessità che arrivano da Bruxelles
Per questo il governo di Giorgia Meloni ha deciso di ragionare sulle delle specifiche misure di detassazione, che potrebbero nuovamente rendere attrattivo economicamente questo settore per i lavoratori. Bisognerà però anche superare in tal senso le resistenza di Bruxelles, che continua a ripetere come la priorità del governo debba comunque restare quella di mantenere i conti in ordine, senza spendere i propri fondi in misure troppo azzardate.
L’Ue ha più volte in tal senso consigliato alla Meloni di varare delle norme per aumentare le entrate dello stato, prima di dare il via a proposte che sono viste troppo dispendiose economicamente per le casse dello stato. Una sollecitazione a cui il governo italiano non ha però ancora risposto.