Autovelox, stop alle multe selvagge: ecco perché con la nuova riforma può cambiare tutto
La nuova riforma sugli autovelox proposta dal Ministro Salvini, potrebbe mettere fine al fenomeno delle multe selvagge da parte dei Comuni.
Ormai da tanto tempo, i guidatori si sono abituati al fatto che rispetto al passato, è molto più facile subire una multa su strada tramite gli autovelox.
Fin dalla loro introduzione, gli autovelox sulle autostrade hanno permesso di poter scovare e multare chi superava i limiti di velocità, senza dover mettere in pericolo le pattuglie, costrette in passato a cominciare pericolosi inseguimenti in autostrada. E adesso, potrebbe cambiare le regole su come queste sanzioni vengono inflitte dagli autovelox.
Si tratta d’altronde di un decreto che il Ministro Salvini aveva già promesso quando era Ministro dell’Interno e che ha subito riproposto quando è nato questo nuovo esecutivo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni lo scorso anno. La bozza dovrebbe essere presentata a fine anno, e secondo alcune indiscrezioni, l’intenzione è anche quella di cambiare alcune regole che riguardano la segnaletica.
Una delle modifiche principali riguarderà le postazioni di controllo degli autovelox, che dovranno essere espressamente annunciate, indicando anche al guidatore in modo chiaro, qual’è il limite di velocità da mantenere nel tratto autostradale che sta percorrendo.
Tutti gli autovelox dovranno essere segnalati in modo chiaro ed inequivocabile per il guidatore
Il Ministero vuole in tal senso fare il possibile affinché tutti gli autovelox vengano segnalati in modo chiaro ed esplicito, con dei cartelli che possono risultare leggibili senza che questi debba fermare la vettura.
Il nuovo decreto promosso da Salvini vuole dunque mettere fine a un fenomeno di cui i cittadini si lamentano da anni. Stiamo parlando delle cosiddette “multe selvagge”, ovvero una pratica adoperata, secondo alcuni, dai comuni per fare casse con le contravvenzioni stradali, senza preoccuparsi che queste siano state davvero segnalate nel modo più trasparente possibile ai cittadini alla guida.
Una proposta che ha trovato il favore delle associazioni a tutela del consumatore
Come ha spiegato lo stesso Salvini interrogato sul tema, deve essere compito dei “prefetti a fissare i limiti di velocità, visto che già li devono autorizzare con un loro decreto e che sia una loro responsabilità decidere l’esatta posizione e non il semplice km della postazione di controllo, troppo spesso piazzato in modo nascosto dai comuni subito dopo una curva e non correttamente segnalato e visibile come prevede il codice della strada”.
Una proposta che trovato il favore di tante associazioni a tutela dei consumatori, come l’ANC guidata da Massimiliano Donà, che da anni si battono contro questo fenomeno, nella convinzione che da parte dei Comuni non ci sia tanto la volontà di far rispettare le regole su strada migliorando la viabilità, ma di fare semplicemente cassa con queste multe.