Il prezzo dei mutui a tasso variabile non smette di salire, ed è per questo che l’associazione UNC ha deciso di lanciare l’allarme.
La crisi economica che stiamo attraversando, e che ha visto nell’ultimo anno e mezzo un aumento abnorme dei costi di luce e gas, ma anche sui prezzi delle materie prime, sembra purtroppo ancora molto lontana dalla sua conclusione.
E come sentiamo sempre più spesso parlare sui giornali negli ultimi mesi, il problema dell’inflazione, che al momento non è stato ancora in alcun modo arginato, sta iniziando a presentare un conto molto salato per i consumatori italiani. E infatti, in queste settimane è arrivato un nuovo allarme sui mutui da parte dell’Unione Nazionale dei consumatori.
Come ha affermato Massimiliano Donà, presidente di UNC, i prezzi dei mutui sono ormai fuori controlli, al punto che le ultime di Bankitalia non sembrano lasciare dubbi: gli italiani si stanno ormai trovando a pagare quasi duemila euro l’anno in più sui loro mutui. Un incremento che nei prossimi mesi potrebbe mettere in difficoltà tantissime famiglie sul territorio.
Ma purtroppo questo è ciò che racconta l’ultimo report redatto da Bankitalia, che si è occupata di analizzare i tassi di interesse che sono stati erogati nel mese di marzo sull’acquisto di unità immobiliari da parte degli italiani.
E basta solo leggere il report e fare un confronto con il mese di Marzo dello scorso anno per capire quanto la situazione sia difficile. Se l’anno scorso il tasso di interesse medio era fissato al 2,01 per cento, oggi invece è al 4,36 per cento.
Questo problema, oltretutto, non sta riguardando soltanto chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile sull’acquisto della propria abitazione, e si ritrova adesso a pagare molto di più di quanto aveva preventivato. La situazione inizia a farsi molto difficile anche per coloro che sono intenzionati a stipulare un mutuo a tasso fisso, in quanto, a queste condizioni, gli istituti bancari saranno sempre meno propensi ad accettarli.
Aumenti che per i mutui a tasso variabile sono purtroppo già realtà, e nulla al momento fa presagire che la situazione entro fino anno migliorerà. Lo stesso Massimiliano Donà, nel lanciare l’allerta su questa situazione, ha fatto un esempio ben preciso, allo scopo di far comprendere ai consumatori quanto sia grave la situazione.
Come ha spiegato il presidente, chi ad esempio stava pagando un mutuo a tasso variabile a una cifra di 596 euro al mese, sta già scontando un aumento che ha portato questa quota a 762 euro al mese. Un incremento di 166 euro al mese che sta mettendo in difficoltà tantissime persone in Italia. La speranza è che adesso sia il governo a fare qualcosa per calmierare una situazione sempre più difficile.
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