In Italia le piccole imprese pagano più tasse di Google: il nuovo report della Cgia di Mestre
Il nuovo report della Cgia di Mestre ha fatto infuriare le piccole e medie imprese italiane.
C’è un report, pubblicato in questi giorni dal centro studi della Cgia di Mestre, che sta facendo molto discutere il mondo dell’imprenditoria e della politica italiana.
Il rapporto pubblicato infatti dalla Cgia Veneziana ha cercato di analizzare tutti i dati pubblici a disposizione e stabilire quanto nel complesso hanno pagato di tasse tra il 2020 e il 2021 le piccole e medie imprese italiane, e che cifra invece hanno versato nelle casse dello stato italiano i grandi colossi big tech come Google o Microsoft.
È ciò che hanno stabilito nella loro indagine gli esperti della Cgia è semplicemente incredibile: i grandi colossi del settore tecnologico pagano nel complesso molte meno tasse delle piccole attività. Per capire meglio quanto sia preoccupante questo trend, basta evidenziare qualche numero contenuto in questo rapporto.
Nel 2020, le imprese italiane che hanno dichiarato un fatturato inferiore ai 5 milioni di euro, si sono ritrovare a versare nelle casse dello stato una cifra di poco superiore ai 19 miliardi di euro. L’anno dopo, nel 2021, i grandi colossi del web, presenti anche nel nostro paese, hanno versato nelle casse dello stato un somma pari a circa 186 milioni.
Una sproporzione persino difficile da commentare, con le partite ad esempio, come fa notare il report, che hanno pagato oltre ceto volta la cifra richiesta a queste multinazionali.
I colossi big tech pagano il 20 per cento di tasse in meno rispetto alle PMI italiane
E questo nonostante parliamo di aziende che hanno più di 20mila dipendenti nel nostro paese, e che godono evidentemente di una legislazione che li favorisce e li considera quasi al pari di una piccola-media attività commerciale.
E per capire quanto profondo e ingiusto sia questo divario, basta andare a evidenziare questo squilibrio in termini percentuali. Attualmente le Pmi italiane pagano in media circa il 50 per cento complessivo di tasse su quanto fatturano. Le grandi compagnie big tech invece, godono di uno specifico regime di tassazione agevolata chiamato tax rate, circa il 33 per cento.
Anche le grandi aziende italiane potrebbero decidere presto di trasferire la loro sede legale per pagare meno tasse
Logico che questo nuovo studio della Cgia di Mestre infiammi gli animi di tanti piccoli imprenditori che si vedono in tal senso maltrattati e discriminati dallo stato italiano. E tra un po potremmo anche vedere lo stesso trend, nelle grandi multinazionali del nostro paese, che si stanno adeguando a questa nuova logica fiscale, trasferendo le loro sedi principali dall’Italia, verso nazioni che hanno una fiscalità agevolata.
Un po ‘com’è accaduto con l’ormai ex Fiat, che nel suo processo di transizione che l’ha portata a diventare Stellantis ha lasciato l’Italia per trasferirsi nei Paesi Bassi.